PALERMO – “Cresce la preoccupazione per la drammatica situazione della siccità in Sicilia, con interi settori quali i cereali, l’ortofrutta, la zootecnia e la viticoltura che quest’anno vedono a rischio l’intera produzione: su molte imprese agricole e cooperative incombe un reale pericolo di non riuscire a mantenere in vita le strutture”. Lo ha dichiarato il presidente di Confcooperative Sicilia Gaetano Mancini parlando questa mattina ai microfoni del GR di Confcooperative.
“Pesantissima resta la quantificazione dei danni temuti per il settore agricolo, con stime che attualmente sfiorano i 2,5 miliardi di euro. Per far fronte a tale situazione occorrono due tipi di interventi, il primo di natura più immediata che prevede l’attivazione di misure e interventi che vadano in deroga a tutti gli obblighi degli agricoltori, come gli F24 o il pagamento delle rate dei mutui, che non potranno evidentemente essere soddisfatte poiché manca del tutto il reddito.
Dall’altro c’è l’esigenza di immaginare una strategia di più ampio respiro adatta a contenere un fenomeno che era largamente annunciato, che vede il nostro paese colpito da una parte da alluvioni che determinano danni enormi e dall’altra da prolungati fenomeni di siccità responsabili di altrettanti problemi alle produzioni agricole”.
“Serve in ogni caso adesso – ha concluso il presidente Piccinini – una programmazione che tenga conto di una nuova visione anche della gestione delle acque e che permetta quindi di dare le risorse agli agricoltori, anche nelle condizioni di siccità”.