ROMA – “Il Dl Agricoltura è legge. Misure concrete che restituiscono al settore primario, asset fondamentale e strategico del Sistema Italia, centralità e importanza. Con oltre 500 milioni di euro si danno risposte alle filiere produttive, specie a quelle in difficoltà”.
Così il sottosegretario all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste Luigi D’Eramo, commentando il via libera definitivo al Dl Agricoltura approvato dall’Aula della Camera con 148 voti favorevoli, dopo l’approvazione del Senato.
“Con il via libera al provvedimento misure a sostegno dei settori vitivinicolo, cerealicolo e olivicolo, così come della pesca e dell’acquacoltura, per affrontare le criticità e le emergenze, ma anche per sostenere il rilancio. Il Fondo di solidarietà nazionale viene incrementato di 44 milioni di cui 40 milioni per i danni della peronospora – continua D’Eramo -. Con la modifica del decreto legislativo in materia di pratiche commerciali sleali non ci saranno prodotti agricoli sotto i costi di produzione. Si interviene in modo deciso contro la Peste suina africana, con l’impiego delle Forze armate, rafforzando i poteri del commissario e con un piano straordinario di catture e abbattimento. Vengono nominati dei commissari straordinari nazionali per il contrasto del granchio blu e della brucellosi e della tubercolosi”.
“Si interviene sulla siccità, e in particolare per l’emergenza idrica in Sicilia vengono stanziati 15 milioni di euro. Contro la Xylella 30 milioni di euro serviranno per la riconversione. Si fa inoltre chiarezza sull’installazione di impianti fotovoltaici in zone agricole e sono previste misure per le filiere del biogas e biometano. Si intensifica il contrasto al caporalato – ricorda D’Eramo –. Viene prorogata di un anno la sperimentazione delle Tea fino al 31 dicembre 2025.
Con questo provvedimento – prosegue il sottosegretario – ci sarà una moratoria sui mutui per le imprese in difficoltà, l’aumento del Fondo per la sovranità alimentare, risorse dedicate ai produttori di grano e alla pesca, così come agli allevamenti di specie e razze autoctone a rischio per tutelare la biodiversità. Si introducono norme per far fronte a situazioni climatiche eccezionali, e per le imprese agricole colpite da alluvioni o frane. Ancora una volta, con fatti concreti e provvedimenti di buonsenso, siamo al fianco di agricoltori, allevatori e pescatori italiani”, conclude D’Eramo.