ROMA – “Rispetto ai veri problemi del nostro comparto agricolo in questo provvedimento non c’è nulla: per questo motivo il gruppo di Italia Viva voterà contro”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente della Commissione Agricoltura della Camera, nel corso della dichiarazione di voto sul Dl Agricoltura.
“Niente sull’accesso al credito, niente sul ricambio generazionale, niente sulla stabilità pensionistica, nulla su interventi strutturali per contrastare la diffusione di fitopatie. Il decreto, è vero, stanzia risorse. Ma la scelta di frammentarle per accontentare un po’ tutti finirà per lasciare le emergenze irrisolte e al singolo agricoltore di fatto non arriverà nulla. È giunto il tempo di assumersi qualche responsabilità e concentrare le scelte in un’ottica strategica.
Cosa risolverà la sospensione dei mutui per gli agricoltori colpiti da eventi catastrofici? Ben poco visto che senza garanzie dello Stato rimane, come sempre, una scelta che la banca valuterà caso per caso. Allo stesso modo sulle pratiche commerciali sleali speriamo che la valutazione dei costi medi di produzione, se male indirizzata, non finisca per premiare l’inefficienza. Si nominano, poi, alcuni commissari.
Ma bisogna dotarli anche di risorse, altrimenti le misure rimarranno in carico ai territori e alle aziende come nel caso della peste suina africana. Sul caporalato, non si può agire solo sull’onda del caso di cronaca ma serve aprire ad una seria riflessione convocando il tavolo interministeriale esteso a imprese, sindacati, e terzo settore.
Le norme esistono, furono approvate durante il governo Renzi, e sarebbe doveroso farle applicare. Non vorrei che l’aggravio burocratico introdotto finisse per punire le aziende rispettose delle regole mentre le altre continueranno a fare quello che hanno sempre fatto. Servono più controlli, e soluzioni sulle tante sacche di illegalità”, ha concluso.