ROMA – “Plauso al via libera per gli abbattimenti dei cinghiali a tutela dell’agricoltura, ma sottolineano l’urgenza di fare il punto sulla PSA (Peste Suina Africana) che non si è arrestata nella sua diffusione e rappresenta un pericolo per gli importanti allevamenti di suini nella nostra intera regione”.
È quanto dichiara Flavio Pezzoli, Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Roma e Provincia (ODAF Roma e provincia) in merito all’aggiornamento del piano regionale per il contenimento della fauna selvatica, che prevede in casi di urgenza, e dopo aver ottenuto il porto d’armi e aver seguito un corso specifico, i coltivatori potranno così eliminare loro stessi i cinghiali.
“Non intendiamo creare allarmismi, – aggiunge Pezzoli – ma vogliamo solo stimolare un confronto costante con i decisori regionali e locali, sia tecnici che politici, affinché non si sottovaluti questa vera e propria emergenza epidemiologica che potrebbe assumere risvolti pesantissimi a danno delle aziende zootecniche”.
“Occorre – sottolinea Pezzoli – agire velocemente per la tutela della suinicoltura e in particolare delle razze autoctone, che costituiscono un patrimonio genetico di grande valore e non riproducibile”.
“Ormai è chiaro – conclude Pezzoli – che a essere a rischio non è soltanto il patrimonio suinicolo autoctono regionale, che tra l’altro comprende esemplari da salvaguardare in ogni modo. Vi è inoltre un’importante colonia ancora esistente di cinghiale puro Maremmano nella tenuta di Castel Porziano che deve essere assolutamente tutelata e protetta”.