Mele +10%, Kiwi +50% del prezzo al Kg. Apofruit liquida le aziende trentine per i raccolti 2023

CESENA – Sono molto positivi i risultati che provengono dall’areale trentino di Apofruit, che a livello provinciale vede associati alla cooperativa Italiana 25 soci, attivi nella produzione di mele e kiwi. Nei giorni scorsi, infatti, si sono concluse le liquidazioni della campagna 2023, con numeri in forte crescita rispetto al 2022. A commentare i risultati sono Mirco Zanotti ed Ernesto Fornari, rispettivamente presidente e direttore generale di Apofruit.

“In linea con una tendenza che ha riguardato tutti i territori in cui siamo presenti – conferma Zanotti – anche l’areale trentino ha prodotto, a livello commerciale, ottimi risultati. Per quanto riguarda le mele, il totale conferito è stato di 25.00 quintali (- 8% rispetto al 2022), di cui 5800 q.li appartenenti al gruppo Gala già liquidate a marzo, 11.400 q.li invernali tradizionali (gruppo red, golden, granny, ecc) e 7.300 q.li appartenenti al gruppo Pink Lady, Fuji, Regal You. A fronte di questo conferimento in campagna, il totale liquidato ai soci è stato di 750.000 euro, ovvero un +10% sul 2022”.

Inoltre fin da quando la nostra cooperativa si è insediata con propri associati in provincia di Trento, riconosciamo il valore aggiunto delle mele di questo territorio con 3 centesimi in più il chilo rispetto a quelle di pianura e con un incentivo del 5% in più al chilo per chi ha gli impianti coperti, tutte le varietà hanno registrato ottime performance.

I dati della liquidazione li espone il direttore commerciale Mirco Zanelli: nel convenzionale (calibro 70+), per il gruppo Pink la liquidazione media è stata di 80 centesimi contro i 70 del 2022, per le Fuji 85 centesimi rispetto ai 55 di un anno fa, per Regal You 75 contro 59 centesimi, per le Golden 49 centesimi rispetto a 40, per le Granny Smith 45 rispetto a 29. Anche sul biologico, che rappresenta un 25% della produzione totale, i risultati, (per la prima categoria dal calibro 65 +), sono eccellenti: le Golden sono passate dai 38 centesimi dello scorso anno a 68 centesimi, il gruppo delle Red dai 45 ai 55 di questa campagna, le Granny Smith da 31 a 55 centesimi, le Inored da 50 a 66 centesimi e le Regal You da 60 a 77 centesimi, il gruppo Pink da 117 a 130”.

Ernesto Fornari aggiunge: “A fronte di un’annata che anche in Trentino è stata complessa, la soddisfazione tra i produttori è palpabile. Del resto, già Apofruit rappresenta pressoché un’eccezione rispetto a tante altre realtà, perché liquida la campagna invernale dei propri associati già entro i primi giorni di luglio, con un anticipo di mesi rispetto alla norma. Inoltre, nonostante i timori iniziali legati a un generale aumento della produzione europea, i prezzi delle mele si sono sempre mantenuti sostenuti grazie anche a una qualità molto buona, e questo ha permesso appunto di portare a casa un risultato assai gratificante”.

Passando al kiwi, ancora Fornari aggiunge: “Fino a qualche tempo fa, pensare all’actinidia in Trentino sarebbe apparso quanto meno inopportuno. Il cambiamento climatico, invece, ci ha portato a mutare certe convinzioni e, oggi, tale coltura sta diventando sempre più strategica anche in questo areale, rappresentando di fatto una valida alternativa al meleto”.

Zanelli ha poi reso note anche le performance del kiwi trentino: “Il conferimento complessivo da parte dei soci produttori per la campagna 2023 ammonta a 1.000 quintali e la liquidazione complessiva riconosciuta è stata di 150.000 euro. Nello specifico, il kiwi verde Hayward è passato da 0,96 centesimi a 1,62 euro il chilo, il Biologico è cresciuto da 1,15 a 1,91 euro il chilo, per quello che riguarda il kiwi a polpa gialla G3 la liquidazione ha raggiunto la media di 2,00 euro al chilo. Senz’altro rimane ancora una produzione di nicchia quella del kiwi in Trentino, ma che ci permette comunque di allargare la nostra finestra di presenza sul mercato”.

 

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