ROMA – Importazioni di grano duro praticamente stabili fra i primi quattro mesi di quest’anno e del 2023 (- 1,05%) in quantità (-20% in valore per il 2024). Aumentano le importazioni di grano tenero del 33% rispetto allo scorso anno.
Sono alcuni dei dati del report di ANACER – Associazione Nazionale Cerealisti, rispetto al periodo gennaio – aprile 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023
Sulla base dei dati provvisori Istat le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi quattro mesi del 2024 sono aumentate nelle quantità di 1.035.000 tonnellate (+13,9%) e diminuite nei valori di 414,4 milioni di Euro (-12,2%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Risultano in aumento le importazioni complessive dei cereali in granella di 848.000 t (+16,9%), per un controvalore in diminuzione di 286,2 milioni di euro (-16,1%) rilevato soprattutto nel mais (-163 milioni di euro) e nel grano duro (-87 milioni di euro).
L’incremento quantitativo invece si deve in particolare al grano tenero (+550.000 t) ed al mais (+250.000 t): in leggero calo le importazioni di grano duro (-9.100 t, pari a -1,1%). Il riso, considerato tra risone, riso semigreggio e lavorato, registra una riduzione di circa 26.000 tonnellate, pari a -22,4%. Tra gli altri prodotti in esame risultano aumentare gli arrivi dei prodotti trasformati (+88.000 t) e dei mangimi a base cereali (17.100 t). Le importazioni di farine proteiche vegetali aumentano nelle quantità (+30.900 t) e diminuiscono nei valori (-55,6 milioni di euro), così anche i semi e frutti oleosi (+80.421 t nelle quantità e -59,7 milioni di euro nei valori)
Le esportazioni dall’Italia nel primo quadrimestre 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente aumentano sia nelle quantità di 216.000 tonnellate (+14,6%) e sia nei valori di 38,8 milioni di Euro (+1,9%).
Risultano aumentare soprattutto le quantità esportate dei prodotti trasformati (+86.300 t
nelle quantità e -16,1 milioni di euro nei valori) e della pasta alimentare (+82.200 t nelle
quantità e +45,5 milioni di euro nei valori). Aumenta l’export di riso del 12% considerato nel suo complesso, così pure le vendite all’estero di farina di grano tenero (+16,8%) e dei
mangimi a base cereali (+7%). Risulta in leggera flessione la semola di grano duro (-3,8%).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei
primi quattro mesi del 2024 un esborso di valuta pari a 2.986,6 milioni di Euro (3.401,0 nel 2023) ed introiti per 2.029,8 milioni di Euro (1.991,0 nel 2023).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -956,8 milioni di Euro, contro -1.410,0 milioni di
Euro nel 2023.