BOLOGNA – L’irrigazione e la fertirrigazione razionali in Agricoltura giocano e giocheranno più che mai un ruolo rilevante per le coltivazioni – sia in pieno campo, sia in cultura protetta – alle prese con le sfide del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale.
Queste le premesse con cui il Consorzio Agribologna, capogruppo del Gruppo omonimo – fra i leader nella produzione e distribuzione di ortofrutta in Italia – tira le somme del Progetto Figaro ‘Fertirrigazione e IrriGAzione Razionale in Orticoltura’. Il Consorzio guarda oggi già alle prossime evoluzioni, forte delle conclusioni derivanti dalle strategie e dalle azioni ‘messe in campo’ fra settembre 2022 e maggio 2024. Obiettivo centrale del progetto: valutare e validare le più avanzate soluzioni agri tech, per una rinnovata evoluzione tecnologica delle aziende socie del Consorzio.
Alla base di Figaro: l’impiego di un sistema software avanzato, per il supporto alle migliori decisioni irrigue e fertirrigue, e di ‘sensoristica avanzata prossimale’, sia in pieno campo che in coltura protetta, ambito nel quale per la prima volta è stato calcolato il delta di evapotraspirazione tra dentro e fuori serra grazie all’installazione di stazioni metereologiche dedicate.
Come razionalizzare risorse idriche e concimazioni. Come condividere le migliori strategie fertirrigue. Quali le più efficaci sensoristiche per umidità e nutrizione. Come le più avanzate soluzioni agri tech possono contribuire a fronteggiare le sfide del cambiamento climatico e all’evoluzione delle aziende agricole. Queste le domande e le sfide al centro di Figaro e dei suoi prossimi sviluppi progettuali, già in programma.
Sei in tutto le referenze coinvolte: lattuga, zucchino, cetriolo, melanzana, pesco, fragola. Quattro le aziende socie protagoniste e partner del progetto: Società Agricola Calegari Alessandro e Enrico (Budrio-BO); Società Agricola Fabbri (Santarcangelo di Romagna-RN); Castellari Massimo (Castenaso-BO); Coltivare fraternità (Ozzano dell’Emilia-BO). Altri Partner del Piano: Agronica Group, Canale Emiliano-Romagnolo (CER), Ri.NOVA, ASTRA, (Fornitore Winet per la fornitura di sensoristica). Il Progetto Figaro ‘FIGARO Migliore Gestione delle Risorse Idriche compreso la gestione Fertilizzanti e degli Agrofarmaci’ è un’iniziativa realizzata nell’ambito del progetto di Sviluppo Rurale dell’Emilia-Romagna 2014-2020 (Mis.16.1 Focus Area 4B).
La sfida del cambiamento climatico può essere fronteggiata anche grazie alla fertirrigazione. Per attestarlo, Figaro, forte della più dettagliata analisi del cambiamento climatico nelle zone coinvolte, ha riservato particolare cura e dettaglio nell’analizzare le potenzialità delle strategie tecnologiche valutate, in ambiente protetto. Le coltivazioni in ambiente protetto giocano oggi, più che mai, un ruolo cruciale. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, una maggiore temperatura in serra non comporta sempre una maggiore necessità irrigua. Il progetto ha attestato – anche grazie all’innovativa installazione di stazioni metereologiche in serra – che fertirrigazione e irrigazione in serra con metodi ad alta efficienza sono fondamentali per contribuire all’adattamento ai cambiamenti climatici.
I risultati raccolti da Figaro attestano una produttività stazionaria, nonostante la razionalizzazione di risorse idriche e nutritive che testimoniano la possibilità di ridurre le perdite di azoto per lisciviazione in falda fino al 30-40%, con un sensibile decremento dei costi di produzione, del rilascio di sostanze inquinanti e del relativo impatto ambientale.
Per quanto riguarda l’analisi della disponibilità reale di acqua ed elementi nutritivi nel terreno, le analisi condotte nel progetto Figaro hanno portato a valutare che i sensori ad oggi disponibili sul mercato, non siano l’unica strada da percorrere: mentre per l’umidità hanno portato a risultati tangibili e i soci si possono affidare a un dato oggettivo, per quanto riguarda la nutrizione non è così. Con queste premesse, il progetto vede già in campo ulteriori progettualità dedicate all’analisi della soluzione circolante e fogliare.
Un aspetto particolarmente interessante e innovativo è l’utilizzo delle sonde per l’umidità nelle colture orticole da mercato fresco. Le sonde per l’umidità sono di prassi molto utilizzate nelle colture frutticole – colture pluriennali caratterizzate da un apparato radicale molto profondo – mentre nelle colture orticole, caratterizzate da cicli brevi e apparati radicali più contenuti, stentano solitamente a diffondersi. Nell’applicazione di Figaro, le sonde hanno riscontrato un successo tale, che tutta la base sociale di Agribologna richiede con convinzione di poterle utilizzare. Da quando è stata avviata la sperimentazione, ad oggi, sono circa 40 gli apparati installati.
“Le strategie e le prassi già sapienti e virtuose dei nostri soci possono ulteriormente evolvere, grazie alle soluzioni agri tech. Quello che abbiamo potuto apprezzare concretamente con Figaro è che certamente è aumentata la sensibilità e la disponibilità delle nostre aziende a questo tipo di analisi e di strumentazioni. Tanto che rileviamo – ed è solo un esempio – una vera e propria corsa all’installazione delle sonde per la rilevazione dell’umidità. Sappiamo bene che la sapienza e l’esperienza messe in campo quotidianamente dai nostri soci sono uniche. Ma le sfide che stiamo già affrontando e che affronteremo richiedono di conoscere e saper impiegare al meglio tutte le più avanzate strumentazioni e analisi. Il sistema suolo-acqua-pianta durante il complesso e quanto mai variabile ciclo di crescita è un mondo a sé. Il mondo con cui dialogano e si confrontano da sempre gli agricoltori. Conoscere esattamente, momento per momento, di cosa necessiti la pianta è fra le sfide più attuali e ineludibili. Così com’è ineludibile poter attestare e condividere fra i soci le buone prassi. Figaro e i progetti che ne sono la prosecuzione che stiamo già portando avanti, ci aiutano senza dubbio ad affrontare la sfida della sostenibilità.” È il commento di Franco Linguerri, di recente confermato Presidente Agribologna.