ROMA – Operativo il Tavolo contro il Caporalato che è partecipato, oltre dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, e dal Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, anche dal Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno, il Prefetto Maria Teresa Sempreviva e i rappresentanti di Inail, Inl, Inps e Carabinieri del Nucleo Tutela del Lavoro. Un tavolo che “resta aperto” anche a interlocuzioni non formali tra le parti.
Obiettivo, l’intensificazione delle azioni a contrasto del caporalato, con una strategia condivisa che metta a sistema il rafforzamento dei controlli, l’aumento del numero degli ispettori, il potenziamento della rete agricola e l’interoperabilità delle banche dati.
Il caporalato, ha affermato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, “mortifica il lavoro, mette a repentaglio vite umane e non fa crescere la qualità del lavoro in un comparto strategico come quello agricolo”. E ha continuato: “Combatterlo vuol dire da un lato intensificare i controlli: lo stiamo facendo e lo faremo”, ma “anche un attento puntuale e sinergico lavoro di consultazione delle banche dati che abbiamo a disposizione”, spiegando che si procederà per migliorare il sistema informativo per la lotta al caporalato con Inps, Inail e i Carabinieri, con una base dati che comprenderà quelli contenuti nell’archivio Agea, da cui trarre indicatori per una maggiore efficacia in azione ispettiva. “Potenzieremo inoltre la rete agricola di qualità, perché il contrasto al lavoro sommerso e caporalato passa anche per il sostegno di chi invece, con difficoltà, ma con grande senso di partecipazione civile gestisce regolarmente le proprie attività” ha concluso il Ministro.