Caporalato, le reazioni di Uila e Fai-Cisl al tavolo

ROMA – “Se veramente vogliamo valorizzare la parte sana della nostra agricoltura e debellare le irregolarità serve un approccio sistemico, come chiediamo da tempo, non singole misure, seppure positive. Restiamo convinti che serva un cronoprogramma per realizzare con tempi certi una strategia complessiva, e da questo punto di vista è positivo l’annuncio di un nuovo incontro nei primi di settembre.

Date le aperture riscontrate oggi su diversi punti che avevamo posto, come la valorizzazione degli enti bilaterali, le restrizioni alle imprese senza terra, agevolazioni per alloggi e trasporti e per favorire l’iscrizione alla Rete del lavoro agricolo di qualità, auspichiamo che anche con la prossima legge di bilancio si possa intervenire positivamente purché le risorse non arrivino più alle imprese che fanno dumping e violano le norme sul lavoro. Per noi rimane prioritaria comunque anche una revisione delle concessioni dei permessi di soggiorno, visti i tanti lavoratori stranieri che diventano irregolari sul nostro territorio mentre le imprese lamentano la mancanza di manodopera”.

Lo afferma il Segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota, a margine dell’incontro tra i componenti del Tavolo anticaporalato.

“Pur avendo apprezzato le aperture date e la disponibilità di entrambi i ministri  a concertare le misure necessarie per contrastare lo sfruttamento del lavoro e del caporalato in agricoltura, riteniamo che serva  più coraggio ed una visione chiara su quale modello di sviluppo agricolo noi vogliamo per il nostro paese. Un modello che per noi deve essere basato sulla legalità, sulla tracciabilità e trasparenza ”.

Così la segretaria generale della Uila-Uil Enrica Mammucari a conclusione della riunione con i ministri Calderone e Lollobrigida, svoltasi ieri presso il ministero del lavoro.

 

 

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