Parco Agrisolare, Basilicata. Assessore Cicala: Opportunità per le aziende lucane

Free solar cell image, public domain CC0 photo.

POTENZA – “Si tratta di una straordinaria opportunità per le aziende agricole lucane che hanno la possibilità di abbattere i costi energetici, senza intaccare le superfici coltivate. Si potrà potenziare il tasso di competitività della nostra economia facendo coesistere la sostenibilità produttiva e la transizione ecologica”.

Così Carmine Cicala, assessore alle Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata, ha commentato il terzo bando del Pnrr “Parco Agrisolare” annunciato ieri dal Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.


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Con una dotazione di 250 milioni di euro, la misura prevede la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare fotovoltaica nel settore agricolo e agroindustriale del Mezzogiorno, escludendo il consumo di suolo. È prevista la selezione e il finanziamento di interventi che consistono nell’acquisto e installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati delle imprese beneficiarie in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Possono essere eseguiti uno o più interventi complementari di riqualificazione delle strutture ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica come la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dai tetti, la realizzazione dell’isolamento termico e dei sistemi di aerazione. Le domande potranno essere presentate sul portale del GSE – Gestore dei Servizi Energetici dalle ore 12:00 del 16 settembre fino alle ore 12:00 del 14 ottobre 2024.

“Un ringraziamento particolare – ha aggiunto Cicala – va al ministro Lollobrigida, per l’attenzione riservata alle esigenze del comparto agricolo del Sud, e all’onorevole Aldo Mattia, responsabile nazionale del Dipartimento Agricoltura di Fratelli d’Italia, per il suo impegno nel rappresentare in Parlamento le istanze della Basilicata”.

Confermate le novità e le regole introdotte con il secondo bando del 2023: il contributo a fondo perduto potrà raggiungere l’80 per cento delle spese ammissibili. Le imprese potranno adottare soluzioni di autoconsumo condiviso e partecipare in forma aggregata. Sarà possibile, inoltre, installare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con una potenza massima di 1.000 kWp (chilowatt di picco) per impianto. La spesa massima per beneficiario è fissata a 2.330.000 euro.

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