ROMA – Il Presidente dell’UCI, Mario Serpillo, richiama l’attenzione su dei problemi che stanno affliggendo alcune nostre produzioni agricole per i quali, oltre a quelli che richiedono una soluzione politica, la scienza sta elaborando soluzioni che si spera siano vicine ed efficaci.
“Dopo la pausa estiva, il calendario agricolo è giunto all’importante fase della raccolta. È già partita la vendemmia, a seguire ci sarà la raccolta del riso e nelle settimane successive quella delle olive. Prodotti di alta qualità che rappresentano le nostre eccellenze alimentari nel mondo. Purtroppo a causa dei cambiamenti climatici, della cattiva gestione delle risorse idriche, della diffusione di parassiti e specie aliene, alcune produzioni agricole di particolare pregio sono in sofferenza da diversi anni. Tra queste – prosegue il Presidente Mario Serpillo – gli ulivi della Puglia ed il pregiatissimo riso della Baraggia.
Per quanto riguarda gli ulivi secolari della Puglia,in special modo quelli del Salento, la Xylella fastidiosa (definita anche fuoco invisibile) ha letteralmente bruciato milioni di piante danneggiando gravemente la produzione olivicola e l’inestimabile patrimonio arboreo. Ma una proficua collaborazione sinergica tra il mondo accademico e della ricerca, quello istituzionale e quello imprenditoriale ha reso possibile l’avviamento di un’importante sperimentazione nella zona del Brindisino, dove verrà testato un nanomateriale battericida e funghicida a base d’argento: l’ Argirium SUNc che agisce sulla Xylella ed altri batteri patogeni del pomodoro e del tabacco. Pur mantenendo tutta la prudenza che l’attuale fase richiede, gli scienziati che conducono il progetto si dichiarano tuttavia fiduciosi che uno strumento per contrastare il batterio possa essere prossimamente disponibile.”
Per altri ragioni, anche il riso del Consorzio piemontese della Baraggia corre gravi rischi e questa in corso sarà una stagione drammatica per molti agricoltori. “Il controverso problema del deflusso ecologico delle acque rischia di mettere in ginocchio un pilastro della nostra economia – afferma il Presidente Mario Serpillo – l’applicazione delle normative europee andrebbe rimodulata e gestita meglio, al fine di non danneggiare la produzione di questa pregiata qualità di riso. Al tempo stesso, bisognerebbe intervenire seriamente su un importante aspetto compensativo, potenziando cioè i sistemi di raccolta delle acque piovane (che peraltro al nord quest’anno sono state abbondanti) cosicché non si renderebbero necessari i drammatici tagli all’agricoltura.”
Malgrado l’attuale situazione sia estremamente critica, per questa eccellenza alimentare si profilano opportunità positive legate ai progressi della ricerca scientifica relativa alla lotta contro gli agenti patogeni cui il riso è abitualmente esposto e per contrastare i quali viene fatto ricorso all’uso dei pesticidi. A tale riguardo, il Presidente dell’ Unione Coltivatori Italiani, Mario Serpillo, mette in evidenza l’importanza delle recenti scoperte fatte nel corso delle sperimentazioni condotte dall’Università di Milano che potrebbero rappresentare un punto di svolta per questo comparto dell’agricoltura italiana. “I nostri ricercatori hanno sviluppato un metodo rivoluzionario per permettere alle piante di difendersi autonomamente utilizzando mutazioni naturali del DNA presenti in una qualità di riso asiatico resistente al fungo Brusone e che, grazie alle tecniche di evoluzione assistita (TEA), sono state in grado, una volta impiantante, di replicarsi spontaneamente in alcune varietà italiane di riso Arborio senza alterare il resto del genoma. La sperimentazione di queste nuove tecnologie si pone l’obbiettivo di abbattere l’ uso dei pesticidi entro il 2030. Il Presidente, Mario Serpillo, prosegue sottolineando come queste scoperte rappresentino non solo un progresso scientifico, ma anche un’opportunità concreta per tutelare la risicoltura italiana e, attraverso la significativa riduzione dell’impiego dei pesticidi , anche la salute dei consumatori e la sostenibilità ambientale. “ È essenziale – conclude il Presidente – da un lato avviare un dialogo costruttivo e tempestivo con le Istituzioni italiane ed europee per risolvere le criticità connesse alle attuali normative e dall’ altro investire e promuovere nella ricerca scientifica e nell’innovazione tecnologica in agricoltura.