CAGLIARI – La sezione Equidi del Centro Studi Agricoli, guidata dal Vicepresidente Stefano Ruggiu, dopo numerose riunioni ha prodotto un importante report sull’allevamento degli Asini in Sardegna. La Sardegna con numero 9.855 capi allevati si colloca al 3’ posto dietro Sicilia e Lombardia.
Il numero degli allevamenti è in aumento 2.672 , mentre tre anni fa nel 2022 erano 2.381. Ma il dato più importante e che da alcuni anni in Sardegna compaiono allevamenti di Asini dediti alla produzione del latte di Asina, alla BDN ( Banca Dati Nazionale) al 30 Giugno 2024 risultano registrati ben n’109 Asine allevate per la produzione del latte d’asina, distribuiti in 22 Allevamenti che pone la Sardegna al 2’ posto dopo la Sicilia. Mentre sono 2.070 gli asini allevati per la produzione di carne, sempre in Sardegna. Stefano Ruggiu fa notare un fortissimi incremento del Numero degli Asini presenti in Sardegna negli ultimi 5 anni, dovuto anche al suo utilizzo per ottenere e fissare titoli PAC, per Ettaro di superficie a pascolo necessari all’ottenimento regolare dei contributi finanziaria previsti dalla PAC Agricola. Nei fatti un Asino della razza Sarda può beneficiare di circa 200 Euro a Uba e far introitare Titoli PAC del valore di oltre 160 Euro a Ettaro in aggiunta al premio per la razze minacciate dall’estinzione, com’è appunto l’Asino di razza Sarda. Da una ricerca è emerso che L’asino è uno dei mammiferi più intelligenti, è un animale attento, affidabile e ponderato ed ha una memoria eccezionale: quel che ha conosciuto e sperimentato una volta non lo dimentica mai più.
L’asino sardo vive in cattività circa 40-50 anni, mentre allo stato brado 25-30 anni. Partorisce di norma un solo piccolo per volta dopo una gestazione di 14 mesi. Il suo peso varia tra i 100-150 kg, e l’altezza al garrese è compresa tra gli 80 e i 110 cm.
Un asino adulto di taglia media (160 kg) ed in salute richiede 2-3 kg di cibo al giorno che consiste unicamente di paglia, fieno o pascolo ristretto della macchia mediterranea. Ha necessità di bere acqua pulitissima altrimenti rifiuta di bere.
La sezione Equidi si sofferma in particolare, sulle produzioni di latte d’Asina, sempre il Vice Presidente Stefano Ruggiu a fornire alcuni importanti e inediti dati, Da un’asina si ottiene circa 0,7 – 1 litro di latte al giorno, cioè una bassissima quantità di questo alimento, vero e proprio concentrato di benessere e di proprietà utili per la salute dell’uomo. Il periodo di produzione del latte al giorno varia per circa 6-7 mesi. La variabilità della produzione è dovuta a molti fattori, come la variabilità individuale, la razza, la gestione dell’alimentazione, della riproduzione e della mungitura quasi interamente manuale.
Il latte d’asina è prodotto dalla ghiandola mammaria della femmina dell’asino ed è, tra tutti quelli in commercio, quello più simile a quello umano, tanto che in passato era considerato quello più valido per nutrire i bambini che non potevano essere allattati al seno della madre.
100 grammi di latte d’asina offrono un apporto di circa 46 calorie. Nella stessa quantità sono presenti:
1,5-1,8 grammi di proteine – 0,3-1,8 grammi di lipidi
5,8-7,4 grammi di lattosio e 0,64-1,03 grammi di caseina.
Il prezzo del latte d’asina al litro viene valutato in circa 20 euro al litro ed il suo utilizzo oltreché alimentare si è sviluppato per la cosmesi, infatti risulta un ottimo latte per produrre cosmesi di altissima qualità, fin dell’antichità, questo latte è stato utilizzato come alimento, come rimedio comune contro i malanni e anche come elisir di bellezza. Si narra che Cleopatra e anche Poppea facessero il bagno nel latte di asina per mantenere la pelle giovane. Il prezzo del latte ad uso alimentare, potrebbe aumentare sino a 35 euro al litro se si crea la filiera completa, che in Sardegna non esiste.
Alcune sperimentazioni, in questi anni hanno provato a caseificare il latte d’asina, dove le prove hanno sperimentato che per produrre un Kg di formaggio d’asina sono necessari non meno di 30 litri di latte, portando a un valore di sola materia prima di oltre 1.000 euro al KG del formaggio prodotto, preso atto del valore di 35 euro al litro del latte d’asina.
La Sardegna si conferma come un’isola ad alto potenziale per l’allevamento degli asini, sia per i territori ricchi di macchia mediterranea sia per il clima e all’ambiente ideale. Sino a non molti anni fa, qualsiasi azienda agro pastorale allevava un numero ridotto di asini, che venivano utilizzati come mezzo di trasporto sia di merci (legna, latte, provviste) che come trasporto della persona, in questo caso allevatore. L’allevamento degli Asini in Sardegna è stato visto come marginale all’azienda agricola che si stava via via estinguendosi, ora con il riconoscimento della specie Asinina per ottenere titoli PAC nei terreni a pascolo e gli incentivi della razza Sarda come specie in via di estinzione, il numero è in aumento. Ma la produzione del latte e dei suoi derivati nella cosmesi, potrebbe essere il valore aggiunto in seno all’azienda agricola Sarda, afferma il Vice Presidente del Centro Studi Agricoli Stefano Ruggiu, ecco perché riteniamo che un maggiore incentivo dell’allevamento, possa essere attivato da misure specifiche all’interno della nuova PAC e del CSR, come CSA lavoreremo affinché in Sardegna si promuova e si costituisca la Filiera completa del latte d’Asina e trovare una remunerazione di 35 euro litro, conclude Ruggiu.