POLICORO (MT) – Pronta per rappresentare la ricerca ortofrutticola italiana al prossimo Fruit Attraction di Madrid, dall’8 al 10 ottobre, nel padiglione 9 stand n.G06, Nova Siri Genetics, azienda all’avanguardia, tra le principali in Europa per la ricerca delle fragole e dei piccoli frutti rossi, fa il punto sul settore, con uno sguardo al futuro. In questa intervista a Carmela Suriano, direttore EMEA di Nova Siri Genetics, vengono affrontati alcuni dei temi più cari all’azienda.
Partendo dall’attualità, che stagione è stata per il raccolto di fragole e piccoli frutti?
La campagna fragole 2023-24 è stata caratterizzata da un clima di incertezza per l’intero comparto, determinato dall’aumento dei costi di produzione, gli sbalzi termici e la mancanza di manodopera. Tuttavia, le varietà di fragola appartenenti al programma di breeding di Nova Siri Genetics (NSG) hanno registrato risultati soddisfacenti in termini di produttività, precocità e rusticità. Per una società di ricerca come la nostra, questo è un segnale molto positivo che conferma la validità del nostro progetto di miglioramento genetico e ci spinge ad andare avanti su questa strada, nonostante le criticità del settore agricolo. L’inizio della distribuzione delle piantine delle varietà di NSG da parte dei vivaisti licenziatari è alle porte. Per la campagna 2024-2025 è previsto un ulteriore incremento di circa il 10% dei quantitativi prodotti e commercializzati dai vivaisti.
Una delle sfide dell’agricoltura è quella produttiva, adattandosi a un clima sempre più complesso. Quali sono in questo senso le mosse dell’azienda?
I profondi cambiamenti climatici in atto, l’esigenza di una maggiore sostenibilità ambientale e i gusti sempre più mutevoli del mercato stanno mettendo a dura prova il mondo produttivo e, di conseguenza, hanno modificato i paradigmi della ricerca. Noi di NSG intendiamo offrire varietà che diano vantaggi competitivi a tutti gli attori della filiera, individuando cultivar che diano produzioni soddisfacenti sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo, anche in questo contesto così mutevole. In particolare, nel nostro programma di breeding è fondamentale la rusticità del materiale vivaistico, ossia piante tolleranti a diversi tipi di terreno e patogeni, che si adattano in maniera ottimale alle tecniche colturali a basso impatto ambientale ampiamente affermatesi negli ultimi anni. Inoltre, le nostre varietà possono essere coltivate in condizioni climatiche mutevoli, ad esempio in presenza di sbalzi termici, con temperature basse durante le ore notturne e alte durante il giorno. Altri focus della ricerca sono la precocità delle produzioni e la qualità del frutto, in termini di elevata shelf life, uniformità di forma e colorazione, insieme a sapore e aroma, tenendo conto delle esigenze di buyer e consumatori finali.
Ricerca e innovazione sono le parole chiave dell’azienda: quali sono state le sfide più importanti raggiunte negli ultimi anni?
Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti finora dalle nostre cultivar di fragola non solo nel bacino del Mediterraneo, ma anche le altre aree del mondo a clima temperato a cui sono destinate (Australia, India, Sudafrica Sud America ecc). In particolare, da quando è stata introdotta sul mercato nel 2019, la cultivar NSG 203 – Marimbella sta registrando di anno in anno una crescita esponenziale e feedback sempre più positivi soprattutto nella provincia di Huelva, area leader per la fragolicoltura nel bacino del Mediterraneo e nelle regioni meridionali del nostro Paese. I produttori ne apprezzano produttività, colorazione del frutto brillante anche in inverno e precocità, dato che entra in produzione già da dicembre con pianta fresca e da novembre con pianta a cima radicata. Altre cultivar molto apprezzate sono Melissa, che grazie alla sua elevata rusticità è molto adatta alla coltivazione in biologico, e NSG 465-Rossetta, che spicca per aroma, dolcezza e bellezza dei frutti, tanto da collocarsi nella fascia premium del mercato.
Per il futuro cosa bolle in pentola?
L’attività di ricerca sulle varietà di fragole non si ferma mai, tanto che abbiamo avviato l’iter per l’ottenimento della privativa comunitaria per altre due cultivar, che riteniamo promettenti per il bacino del Mediterraneo e non solo. Inoltre, a breve lanceremo la prima varietà di lampone, anch’essa in fase di brevettazione e stiamo continuando anche a lavorare su nuove varietà di more. Svolgiamo il tutto all’interno dei campi sperimentali del nostro centro di ricerca di Policoro (MT), ma anche presso quelli dei nostri partner internazionali, proprio per verificarne l’adattabilità e le potenzialità nelle diverse aree del mondo a clima temperato. Stiamo infatti sviluppando partnership con vivaisti e grandi produttori nei principali Paesi target per le nostre cultivar di fragola, ossia Sud America, Australia, Sud Africa, India, oltre a quelli del bacino del Mediterraneo. È notizia recente proprio la stipula di un accordo con due aziende indiane per la moltiplicazione e produzione delle nostre cultivar, che riteniamo abbia molte potenzialità, tanto da prevedere nei prossimi anni proprio la creazione di vivai nel Paese, sulla base della domanda proveniente dai produttori locali.
Nova Siri Genetics è ormai una azienda internazionale, quali sono i mercati di riferimento e in particolare quali prodotti richiedono?
Le cultivar di NSG sono low-chilling (a basso fabbisogno in freddo), quindi destinate ai produttori presenti nelle aree a clima temperato di tutto il mondo. L’obiettivo principale per la nostra società di ricerca è quello di fornire un materiale vivaistico caratterizzato da elevata rusticità, precocità e scalarità produttiva. Ciò consente a vivaisti e produttori di far fronte agli sbalzi climatici sempre più ricorrenti e alla domanda di mercato che è ormai dilatata nel tempo. Le cultivar di fragola del nostro programma di breeding, infatti, permettono di ottenere delle produzioni fino a 8-9 mesi l’anno in maniera continuativa, essendo tra di loro complementarti per epoche di produzione e caratteristiche del frutto.
Uno sguardo alle politiche europee: sono a vostro avviso favorevoli per l’agricoltura italiana? Cosa chiedereste di diverso?
I produttori italiani operano in un contesto globale, in cui si confrontano con players di molti Paesi del Bacino del Mediterraneo. In questa grande area geografica ed economica come l’Europa, sarebbe opportuno uniformare le normative riguardanti gli agrofarmaci utilizzati nelle coltivazioni, le politiche del lavoro e la sostenibilità. Tutto ciò si rende necessario per garantire prodotti sempre più salubri, ottenuti nel rispetto dell’ambiente, dei lavoratori e della salute dei consumatori.
Nova Siri Genetics nasce nel 2005 in Basilicata, regione del Sud Italia da decenni particolarmente vocata alla coltivazione di fragole. L’azienda svolge attività di ricerca e sperimentazione di nuove varietà di fragole e piccoli frutti a basso fabbisogno in freddo, destinate ai produttori situati in aree dal clima mediterraneo e mite. La mission è quella di aggiungere valore al settore fragolicolo, con l’introduzione di cultivar innovative, che soddisfino le esigenze dei produttori e dei consumatori.