BOLOGNA – Si è riunito ieri a Bologna il Comitato tecnico economico foraggero che opera in seno all’Accordo interprofessionale per le sementi foraggere attivo dal 2013 e attualmente in vigore per il triennio 2023/2024/2025.
Fra i principali compiti affidati al Comitato tecnico, oltre alla realizzazione di iniziative finalizzate alla programmazione del settore e alla valorizzazione delle produzioni foraggere nazionali, c’è quello di indicare il prezzo di liquidazione del seme di erba medica in natura certificata per prodotto pulito (calo di lavorazione 0%).
Per la campagna in corso, al 12 settembre 2024 (il dato è da considerare non definitivo per la campagna 2024, in quanto potrebbe subire variazioni nelle prossime settimane in conseguenza delle produzioni estere), il Comitato ha fissato il prezzo del seme di erba medica in natura certificato a calo 0% a €/q 330. Il Comitato resta inoltre impegnato a rivedere ogni 15 giorni questo prezzo per adeguare l’importo all’andamento dei mercati internazionali.
“Sino ad oggi, nelle precedenti campagne, il Comitato ha sempre definito il prezzo del seme di erba medica in natura certificato a calo 0% a fine novembre o inizio dicembre – ha dichiarato Alessandro Lualdi, Presidente COAMS e Coordinatore del Comitato -. Abbiamo la necessità di raccogliere informazioni non solo sulla produzione nazionale in termini quantitativi e qualitativi, ma anche sull’andamento delle produzioni estere determinanti per la fissazione del prezzo del seme a livello mondiale. Non va dimenticato infatti che la produzione di seme di erba medica nazionale per il 60% è destinata ai mercati internazionali ed è pertanto indispensabile essere a conoscenza di tutte le informazioni che possono intervenire nella fissazione del prezzo e di cui si viene a conoscenza solo a fine ottobre/inizio novembre”.
“D’altro canto – ha precisato Lualdi – l’agricoltore che ha prodotto il seme ha il diritto di essere informato sul prezzo, senza attendere l’inizio di dicembre e in modo da poter decidere in piena libertà come destinare la propria produzione in funzione dell’andamento dei mercati. È per questo che il Comitato tecnico, oltre ad essersi di recente aperto ad altre importanti realtà della filiera foraggera (i foraggicoltori), si è anche impegnato ad avviare un percorso innovativo che dalla campagna 2024 lo vede definire già a inizio settembre un prezzo per il seme di erba medica in natura certificato, con l’obiettivo di fornire elementi certi all’agricoltore”.
“Sebbene si tratti di un prezzo non definitivo per la campagna in corso, in quanto passibile di adeguamento in funzione della situazione internazionale del mercato, l’informazione fornita dal Comitato si rivela di fondamentale importanza per orientare le scelte dell’agricoltore e quindi non possiamo che giudicare più che positiva la strada intrapresa” ha sottolineato Lualdi.