MILANO – Oggi si è tenuta a Bruxelles la riunione del Comitato PAFF (Piante, Animali, Alimenti e Mangimi) della Commissione europea che con voto unanime di tutti gli Stati membri ha deciso di abrogare le ultime misure restrittive ancora in vigore in Sardegna per via della Peste suina africana – che limitavano le possibilità di commercializzazione dei prodotti suini sardi al di fuori dell’isola – riconoscendo l’avvenuta eradicazione della malattia dopo oltre 40 anni.
Arrivato in Sardegna nel 1978, il virus della Peste suina africana ha circolato nell’isola per oltre quarant’anni, fino al 2019, quando è stato riscontrato l’ultimo caso. Per lungo tempo gli sforzi per risolvere il problema sono stati vani ma, nel 2014, l’istituzione dell’“Unità di Progetto” ha rappresentato un momento di svolta che ha portato alla scomparsa, in 4 anni, del virus “sardo” (di genotipo I).
“La decisione odierna del PAFF è una notizia che aspettavamo da anni” ha dichiarato Davide Calderone, direttore di ASSICA – Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi.
“Per questo straordinario risultato voglio ringraziare i numerosi attori che hanno svolto con grande determinazione e costante impegno un difficilissimo lavoro, concretizzatosi in una strategia che ha incluso sia le attività di abbattimento dei suini tenuti illegalmente allo stato brado, sia di rafforzamento delle attività di controllo sanitario sui suini domestici e sui cinghiali, sia di formazione degli operatori” ha proseguito Calderone.
“Tra tutti, ringrazio il dr. Giovanni Filippini, oggi Commissario straordinario alla PSA e già Responsabile dell’Unità di Progetto, e il dr. Alberto Laddomada, ex Capo unità salute animale della SANTE ed ex DG dell’Istituto zooprofilattico di Sassari, a lungo Responsabile scientifico del programma straordinario di eradicazione della PSA. Con loro, desidero ringraziare gli esperti e i tecnici del Ministero della Salute e della Regione Sardegna che, lavorando in sinergia, hanno consentito di eradicare un virus che ha lungamente martoriato l’isola, con un impatto economico e sociale devastante. Ma questo risultato è importante per tutto il Sistema Paese, in quanto dimostra che l’applicazione delle corrette strategie rende possibile raggiungere obiettivi difficili e a volte apparentemente inarrivabili. Ora è importante concentrare l’attenzione e tutti gli sforzi possibili nelle altre zone d’Italia interessate dal virus per arrivare alla completa eradicazione dal Paese” ha concluso Calderone.