ROMA – “In attesa di valutare nel dettaglio i contenuti del Piano strutturale di bilancio, ovvero il nuovo strumento comunitario che andrà in buona sostanza a sostituire la Nota di aggiornamento al DEF, esprimiamo soddisfazione per l’approccio prudenziale e responsabile messo in campo dal governo per programmare e attuare un’agenda di investimenti e riforme strutturali per il prossimo settennato”.
Lo ha evidenziato, fra l’altro, il presidente della Copagri Tommaso Battista intervenendo a Palazzo Chigi alla presentazione del Piano strutturale di bilancio di medio termine, illustrato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
“L’orizzonte di spesa del Piano, che a stretto giro sarà presentato al Parlamento, prima di tornare sul tavolo del Governo e ricevere il via libera per l’invio definitivo alla Commissione Europea, entro e non oltre il 15 ottobre, dovrà prevedere, a nostro avviso, dei corposi investimenti miranti alla manutenzione del territorio, conditio sine qua non per prevenire i sempre più evidenti e drammatici effetti del dissesto idrogeologico e del consumo di suolo, che costano al Paese ben 3 miliardi di euro ogni anno”, ha suggerito Battista.
“Simili interventi, oltre a prevenire e contenere i disastri che sono ormai sotto gli occhi di tutti, andranno a liberare risorse fondamentali per ridare slancio e vigore all’economia e alla crescita del Paese e dei suoi comparti produttivi di punta”, ha aggiunto il presidente, secondo cui “in tale ottica, è assolutamente positiva l’intenzione manifestata dal governo di rendere strutturale, nell’ambito della prossima manovra, il taglio del cuneo fiscale contributivo, andando inoltre a dare gambe alla riforma delle aliquote Irpef”.
“Tra i settori di punta del Paese figura senza ombra di dubbio l’agricoltura, che ha fornito un notevole sostegno alla crescita delle esportazioni agroalimentari, per le quali nell’anno in corso si dovrebbe raggiungere il valore di 70 miliardi di euro”, ha proseguito Battista, ricordando i tanti problemi, in molti casi atavici, che frenano lo sviluppo del Primario, a partire dalla sempre più avvertita necessità di continuare a lavorare sulla semplificazione e sulla sburocratizzazione del comparto.
“L’agricoltura chiede e merita delle prospettive di crescita adeguate che garantiscano la tenuta del comparto nel medio-lungo periodo e che passino necessariamente dal rifinanziamento della Nuova Sabatini, dalla semplificazione dell’accesso al credito e dal sempre maggiore ricorso alle numerose possibilità offerte dalla ricerca e dall’innovazione; il tutto senza disdegnare la necessaria attenzione alla promozione dell’imprenditoria giovanile, attraverso misure quali l’esonero contributivo per coltivatori diretti e imprenditori agricoli under 40”, ha concluso il presidente della Copagri.