SIRACUSA – “È necessario riprendere il dialogo internazionale e dar vita a una nuova stagione di accordi bilaterali di libero scambio dell’Unione europea con le principali economie mondiali, che hanno finora garantito benefici alle imprese italiane, con la progressiva apertura di mercati come quello giapponese, canadese, latino-americano e la conseguente crescita delle vendite internazionali dell’agroalimentare italiano”.
È questo uno dei punti strategici del Manifesto di Confcooperative Fedagripesca per un’agricoltura, una pesca e acquacoltura sostenibile e competitiva che la federazione ha presentato al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida al margine del G7 di Siracusa.
“In un contesto internazionale sempre più complesso – si legge nel documento – i sistemi alimentari si trovano al centro delle sfide relative alla salute degli ecosistemi, alla giustizia sociale e al benessere globale. La crisi climatica, le pandemie e le disuguaglianze alimentari richiedono un ripensamento profondo delle nostre strutture alimentari. Le cooperative agricole e agroalimentari e della pesca come modelli di aggregazione e sostegno agli agricoltori e ai pescatori possono giocare un ruolo cruciale per garantire la sostenibilità e la resilienza, non solo a livello nazionale ma anche internazionale”.
Il documento elenca diversi asset strategici: l’importanza della reciprocità, il riconoscimento degli standard di qualità e delle norme europee in materia di sicurezza sul lavoro; il cambiamento climatico globale e la gestione del rischio, gli accordi di libero scambio, gli investimenti in ricerca e innovazione, il ricambio generazionale, il nuovo patto per la pesca per tutelare il reddito dei pescatori, rilanciando investimenti e favorendo nuova occupazione, soprattutto giovanile, in un’ottica di corretta sostenibilità non solo ambientale.
Secondo il presidente di Fedagripesca Confcooperative Carlo Piccinini “è cruciale che i leader mondiali riconoscano e supportino le imprese cooperative come parte integrante delle soluzioni ai problemi alimentari globali. Le cooperative sono lo strumento che garantisce l’accesso anche dei piccoli produttori ad un mercato globale sempre difficile, anche se in alcune filiere la retribuzione degli agricoltori è troppo bassa. Incoraggiando l’aggregazione e l’integrazione delle piccole e medie imprese agricole, possiamo contribuire a stabilizzare i sistemi alimentari globali, assicurando così un accesso equo al cibo per tutti, garantendo un futuro più sostenibile, resiliente e giusto per il settore agricolo, nonché per la società nel suo complesso”.
Ad Ortigia le produzioni italiane cooperative provenienti dalla terra e dal mare hanno dimostrato ancora una volta il loro inconfondibile valore confermandosi delle eccellenze mondiali. “Dobbiamo continuare a lavorare affinché tutto ciò si rafforzi – ha sottolineato il vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca Paolo Tiozzo – fronteggiando le crescenti avversità climatiche ed ambientali ed innovando continuamente per competere sui mercati. Innovazione e aggregazione le parole chiave della scommessa cooperativa per costruire un futuro di piena sostenibilità”.