ROMA – “Ottima notizia la riapertura del mercato Canadese ai prosciutti italiani, primi tra i paesi colpiti da PSA. Ringraziamo il Ministro Lollobrigida per il grande risultato.
Il Canada è il nostro ottavo importatore globale di suini e perderlo è stato un grosso colpo. Questa dimostrazione di fiducia, oltre che al grande lavoro di mediazione politica, si deve agli enormi sacrifici in termini di attenzione alla biosicurezza delle migliaia di allevatori che in questi mesi hanno dovuto affrontare la peggiore emergenza del millennio.
È, però, anche una forte responsabilità per il futuro: la PSA non è sparita. La prossima primavera, complici i cinghiali che, qualsiasi cosa ne pensino gli “esperti”, alla fine dell’inverno si avvicinano agli allevamenti, tornerà. A quel punto potremo testare le misure preventive che Commissario e Governo stanno testando. Noi restiamo del parere che solo la decinghializzazione delle aree a rischio funzioni. Ma siamo aperti a considerare altre soluzioni, se proposte. Siamo, purtroppo, ancora in guerra e questa è solo una tregua.
Per cui imperativo è non adagiarsi sugli allori se non ci si vuol svegliare con l’incubo peste anche la prossima estate. Il nostro obiettivo resta sempre lo stesso: 30 giugno, ultimo giorno di PSA in Italia. Speriamo che il Ministero lo faccia proprio”
Lo scrive in una nota Assosuini.