Peste suina, Assosuini: Fondo mutualistico per fronteggiare emergenza PSA

ROMA – “Visti i sacrifici che limitano la portata degli interventi in Finanziaria per il settore suinicolo, non possiamo più aspettare.

La Peste Suina Africana continua a colpire “economicamente” i tantissimi allevamenti che risiedono in quel lunghissimo elenco di comuni in zona di restrizione che l’Europa aggiorna costantemente. Questi allevatori, dopo aver speso moltissimo in biosicurezza, sono in ginocchio a causa dei prezzi bassi praticati dal MERCATO a chi alleva in zone di restrizione, oltre al disagio quando non puoi trasferire i suinetti all’ingrasso”.

Lo scrive in una nota Assosuini.

Il crollo del costo della carne, fino a due terzi in meno, nonostante sia in teoria illegale, impedisce in pratica di prepararsi economicamente in caso il proprio allevamento sia colpito da PSA. In questo casi, infatti, basta un solo animale infetto perché, per legge, vengano abbattuti tutti i capi.

A fronte di tutto questo, non potendo contare su RISTORI PUBBLICI ADEGUATI E TEMPESTIVI si impone AL SETTORE DI ARRANGIARSI?

Per questo vogliamo lanciare un appello a tutta la filiera: uniamoci per creare un fondo mutualistico per sostenere chi perderà tutto per RESPONSABILITÀ altrui. Il tempo stringe, non possiamo lasciare padri e madri di famiglia senza un sostegno economico.”

 

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