ROMA – Agenzia ICE e Ministero dell’Agricoltura, dell’Allevamento e della Pesca della Repubblica dell’Uganda hanno firmato oggi un’intesa per la creazione di un Centro Tecnologico Italo-Ugandese per la Meccanizzazione Agricola.
Il centro, che sorgerà nella regione di Iganga, nell’area est del Paese, mira a rafforzare il settore agricolo ugandese, in particolare la coltivazione dei cereali, attraverso l’introduzione di macchinari avanzati e formazione qualificata. Le attività previste includono l’adozione di tecnologie italiane per la coltivazione e la raccolta dei cereali, la formazione di tecnici ugandesi, e la creazione di opportunità di collaborazione tra le imprese italiane e ugandesi, oltre a iniziative di sostenibilità ambientale, come il riciclo dei rifiuti agricoli e l’adozione di tecniche a basso impatto ambientale.
«Il progetto si inserisce nella cornice del Piano Mattei per l’Africa a cui ICE collabora, insieme alla rete diplomatica, nel solco della “diplomazia della crescita” sostenuta dal Governo e in modo particolare dal Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani – dichiara il Presidente di ICE Matteo Zoppas – Un’iniziativa nata per risponde alla crescente domanda dell’Africa di tecnologie innovative, per modernizzare la produttività agricola, e di prodotti alimentari, sia in quantità che in qualità. Il know how della tecnologia italiana e la sua filiera agro meccanica sono considerati delle eccellenze a livello internazionale e possono rappresentare un’importante occasione di business per le imprese italiane all’estero.»
Le proiezioni a medio e lungo termine, basate sui dati OCED FAO, mostrano sia forte la richiesta di incremento delle produzioni agricole fino al 2032: la previsione stima una crescita del 24% nelle regioni dell’Africa subsahariana e del 17% nel Nord Africa. Questo non stupisce in quanto la modernizzazione della meccanizzazione agricola è l’unica via per rispondere efficacemente alla crescente domanda di prodotti alimentari, sia in quantità che in qualità, e contemporaneamente affrontare la sfida di ridurre l’uso di fertilizzanti e pesticidi, diminuire drasticamente il consumo di acqua, preservare la biodiversità e migliorare la qualità della vita nelle comunità rurali.
«Nel 2023 – continua il Presidente – l’export di macchine e apparecchiature agricole italiane nel mondo è stato di 9,8 miliardi di euro, in crescita del 41% rispetto al 2019, e di 5,5 miliardi nei primi otto mesi del 2024. Numeri importanti che potranno crescere ulteriormente se supportate da iniziative di sistema, come la creazione del nuovo polo agricolo innovativo in Africa orientale che rafforzando il legame commerciale e tecnologico tra Italia e Uganda potrà generare impatti positivi sullo sviluppo economico e la competitività del settore agricolo. Il centro rappresenta infatti un passo importante verso un futuro di agricoltura più moderna, efficiente e sostenibile per l’Uganda. A dimostrazione della rilevanza strategica di questa filiera l’intervento del Ministro all’agricoltura Francesco Lollobrigida che proprio alla fiera di oggi ha presentato il nuovo Fondo Innovazione in Agricoltura, un nuovo strumento che potrà rappresentare un importante stimolo per la crescita e lo sviluppo dell’agritech».
La sigla dell’Intesa è avvenuta nell’ambito di EIMA, l’evento fieristico per cui ICE nel 2024 ha organizzato l’incoming di 440 operatori provenienti da 80 Paesi sia dalle aree che rivestono maggior appeal per il settore come Europa Orientale, Asia Centrale, Balcani e Africa Mediterranea, sia dalle aree emergenti dove è forte la domanda di meccanizzazione agricola quali l’America Latina, l’ASEAN e l’Africa Subsahariana, oltre che l’allestimento di un’area dedicata a Start Up e PMI innovative all’interno di EIMA Digital.