Federvini appoggia la nomina del Ministro Fitto a Vicepresidente della Commissione EU

ROMA – Federvini si appella alle forze responsabili per esprimere sostegno alla nomina del Ministro Raffaele Fitto a Vice Presidente Esecutivo della Commissione europea, considerandola un’opportunità per favorire un dialogo costruttivo sulle tematiche strategiche per i settori dei vini, aperitivi, amari, liquori, distillati e aceti rappresentati dalla Federazione.

“La nomina del Ministro Raffaele Fitto rappresenterebbe un passo importante per promuovere un approccio bilanciato e pragmatico in Europa, capace di considerare con attenzione le specificità dei vari Paesi membri – ha dichiarato Micaela Pallini, Presidente di Federvini -. Crediamo che la sua esperienza e competenza possano contribuire a valorizzare le eccellenze europee, favorendo politiche di sviluppo sostenibile e di tutela del settore agroalimentare”.

La Presidente Pallini ha sottolineato l’importanza di un’Europa che sappia conciliare esigenze specifiche e visione d’insieme, sostenendo la competitività dei settori strategici come quello dei vini, degli spiriti e degli aceti. “Riteniamo che il Ministro Fitto possa portare avanti un dialogo aperto, capace di tenere conto delle sfide e delle opportunità del comparto, anche a sostegno del tessuto delle piccole e medie imprese del settore”.

In un contesto europeo che sta ridefinendo le proprie priorità politiche, Federvini ritiene che la figura di Raffaele Fitto possa contribuire a garantire scelte equilibrate e non ideologiche in grado di riflettere le diverse realtà produttive europee.

“A livello europeo occorre rafforzare il dialogo tra Istituzioni e Imprese, promuovendo un ambiente favorevole allo sviluppo e alla competitività del settore nel solco di quanto indicato nel rapporto Letta sul mercato interno e della relazione Draghi sulla competitività dell’UE in uno scenario geopolitico fortemente complesso – ha concluso Pallini -. Federvini continuerà a lavorare in questa direzione, auspicando che le politiche europee sappiano rispondere alle esigenze di crescita sostenibile e innovazione”.

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