Da seme parte competitività agricoltura italiana. Assosementi: attivato Tavolo che unisce filiera e enti ricerca

BOLOGNA – Partire dal seme come elemento strategico per potenziare la qualità e la competitività della filiera agroalimentare italiana nel suo complesso.

È questo il principale obiettivo del Tavolo sementiero, convocato dal Sottosegretario di Stato Patrizio Giacomo La Pietra e che vede la partecipazione delle associazioni del settore, delle organizzazioni professionali agricole, di Italmopa, in rappresentanza dei trasformatori, degli enti di ricerca Crea e Ismea, nonché del Servizio fitosanitario centrale, produzioni vegetali.

“Il seme è il punto di partenza di tutte le produzioni orientate alla qualità, ha dichiarato Eugenio Tassinari, presidente di Assosementi. È un messaggio che portiamo avanti da sempre e che trova finalmente voce in questo Tavolo. È la prima volta, infatti, che le tematiche sementiere non sono gestite separatamente all’interno delle singole filiere, ma affrontate nella loro complessità settoriale ed in modo coordinato con le varie parti in causa. Si tratta dunque di un risultato importante e vogliamo ringraziare il Sottosegretario La Pietra per l’attenzione che ha sempre mostrato verso il mondo delle sementi e che ha permesso di dare il via a questo percorso di analisi, volto allo sviluppo di tutta l’agricoltura italiana” ha aggiunto Tassinari.

“Il Tavolo deve diventare uno strumento fondamentale per sviluppare una strategia di crescita del settore sementiero, un comparto che è parte integrante della filiera agroalimentare e strategico per identificare soluzioni adeguate, per rispondere alle aspettative degli operatori e soddisfare le esigenze dei consumatori. Dopo aver rilevato nella prima riunione un’ampia condivisione sugli obiettivi del gruppo di lavoro, auspichiamo che nei prossimi incontri si possa iniziare a individuare le misure più opportune per supportare la ricerca, potenziare il rapporto pubblico-privato nell’ambito del miglioramento genetico vegetale e per accelerare l’indispensabile aggiornamento delle norme che regolano la certificazione e la commercializzazione delle sementi” ha concluso Tassinari.

 

 

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