ROMA – L’Italia ha esportato nel 2023 in tutto il mondo farine di frumento e semole per circa 350,9 milioni di euro (+13,9 milioni rispetto al 2022), di cui il 17% proveniente da produzioni biologiche.
Sono i dati Istat e Sinab presentati da ITALMOPA (Associazione Industriali Mugnai d’Italia), nell’ambito del programma “Pure Flour from Europe”, cofinanziato dall’Unione Europea e finalizzato all’incremento del consumo di farine e semole biologiche Made in Europe e, più in particolare, Made in Italy, negli USA e in Canada.
Nel dettaglio, l’Italia esporta per 253,1 milioni di euro di farina di frumento a livello mondiale (310.602 tonnellate di farina di frumento) e 97,8 milioni di euro di semole (132.062 tonnellate di semole). Per quanto riguarda il biologico l’export di farine di frumento vale 41,7 milioni di euro mentre per le semole biologiche 18,6 milioni di euro.
Le statistiche ufficiali del Sinab e di UN COMTRADE per Stati Uniti e Canada a fine 2023, segnalano un export italiano di farine di frumento e semole biologiche pari a 4,456 milioni di euro. Più in dettaglio, l’export negli Stati Uniti è stato pari a 4,063 milioni di euro mentre quello in Canada è stato pari a 393.000 euro, in crescita anche se in misura meno rilevante rispetto a quanto avvenuto negli Stati Uniti.
Un dato che conferma come i consumatori finali dei due mercati target del programma siano sempre più attenti e sensibili al tema del biologico, ricercando e preferendo spesso il consumo di questi prodotti rispetto a quelli convenzionali.
La crescita dell’export di farina di frumento tenero biologico rispetto al 2021 (ovvero prima dell’avvio del programma Pure Flour from Europe negli Stati Uniti ed in Canada) è stata del 224,6%, mentre quello di farina di frumento duro e di semole biologiche rispetto al 2021 è stata pari al 480,6%.