Agroalimentare veneto, progetti innovativi per 7,5 milioni

VERONA – L’agroalimentare veronese punta sempre di più su ricerca e innovazione per essere competitivo e rispondere alle grandi sfide del futuro: cambiamenti climatici, rialzo dei costi produttivi, prodotti stranieri che invadono i mercati nazionali ed europei.

Proprio per questo, nel 2024, la Rete Innosap, riconosciuta dalla Regione Veneto e sostenuta da Confagricoltura Veneto e Verona, ha presentato progetti innovativi per un valore di 7,5 milioni, di cui 1,183 già finanziati con fondi europei e 6,370 in attesa di approvazione. Una rete nata nel 2016 e sempre più in espansione: sono 154 gli aderenti in regione tra micro, piccole, medie e grandi imprese, istituzioni, Università e centri di ricerca.

Alcuni dei progetti finanziati, insieme ad un bilancio del lavoro svolto durante l’annata, verranno presentati lunedì 2 dicembre alle 14, nell’aula Smt 11 al Polo Universitario Santa Marta a Verona, nel convegno intitolato “Innovazione e sostenibilità: la sfida del settore agroalimentare veneto tra valore aziendale e valore di mercato”, che si aprirà con i saluti dell’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Veneto Roberto Marcato, di Giancarlo Lechthaler, presidente del consorzio Innovaa, che fa parte della rete innovativa Innosap e di Luigi Bassani, direttore di Confagricoltura Verona, che parlerà del rapporto tra territorio, innovazione e sostenibilità. Seguiranno le testimonianze delle aziende veronesi, che stanno investendo sulla ricerca, e degli enti che sono concentrati nell’individuare metodi innovativi per il settore agroalimentare. Saranno presenti David Bolzonella, di Biotecnologie dell’Università di Verona; Paolo Sambo del progetto Dafnae dell’Università di Padova; Roberto Bechis, per Amia, che parlerà di economia circolare e ambiente; Riccardo Velasco, direttore di Crea-ve, che approfondirà gli scenari del comparto vitivinicolo. Le conclusioni saranno affidate a Diego Begalli, prorettore dell’Università di Verona e vicepresidente di Innovaa.

“Il convegno vuole tracciare un bilancio dell’attività svolta dalla rete nel 2024 -, spiega Stefano Marabotto, coordinatore della rete Innosap -. Un lavoro proficuo, che ci ha visto presentare cinque piani di formazione continua per le aziende agricole, agroalimentari e dell’indotto, oltre a undici progetti di ricerca e sviluppo, finalizzati a prodotti e servizi innovativi. Tre sono state, inoltre, le domande di investimento in tecnologie e attrezzature innovative per l’agroalimentare. Per tutto questo abbiamo ricevuto 1,183 milioni di finanziamenti. In attesa di essere finanziati sono due progetti di ricerca e sviluppo, oltre a una domanda di investimento in tecnologie e attrezzature innovative”, per un totale di 6,370 milioni”.

Mattia Gasser, dell’azienda trentina produttrice di confetture e semilavorati di frutta e verdura Menz&Gasser, presenterà il suo progetto di ricerca riguardante lo stabilimento di Sanguinetto, mirato all’utilizzo dei sottoprodotti alimentari. Matteo Falzi, dell’azienda Villafrut di Oppeano, racconterà come l’innovazione possa essere applicata con risultati soddisfacenti nel comparto ortofrutticolo, strategico per la provincia di Verona, sia sul fronte della trasformazione che della commercializzazione.

E ancora: Silvia Caprara, presidente dei Giovani di Confagricoltura Verona e produttrice vinicola della cantina Villa Medici di Sommacampagna, spiegherà l’impatto dei cambiamenti climatici sulle aziende e di come si stia lavorando con l’inserimento delle nuove tecnologie nei vigneti. Sempre in ambito vitivinicolo porteranno le loro esperienze Denis Vicino di Cet Elecronics e Dino Paladin di Ab Analitica, che illustreranno le nuove tecnologie nel settore. Infine, Valentina Garonzi, dell’azienda di biotecnologie Diamante, racconterà come le nanotecnologie siano in grado di aumentare la resistenza delle piante, mentre Mirko Lucio Furia di Croce del Vento spiegherà come i vantaggi del rapporto tra innovazione, sostenibilità e mercato.

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