RAVENNA – “Un’esperienza molto positiva che ci ha permesso di illustrare ai nostri interlocutori la sostenibilità del sistema produttivo italiano suscitando grande apprezzamento e soprattutto interesse”.
Così Gian Luca Bagnara, presidente di AIFE/Filiera Italiana Foraggi (vai al sito) di ritorno dall’Abu Dhabi International Food Exhibition, svoltosi dal 26 al 28 novembre scorsi nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, dove insieme al direttore Riccardo Severi e a una nutrita delegazione di aziende associate ha partecipato alla rassegna giunta alla sua terza edizione.
Nell’ambito della manifestazione gli organizzatori hanno promosso anche il primo Global Food Security Summit, un evento pensato per affrontare le sfide globali legate alla sicurezza alimentare con l’obiettivo di individuare e promuovere soluzioni sostenibili.
Nel panel dei relatori internazionali invitati al Summit era inserito anche Gian Luca Bagnara, che nella sua veste di presidente di AIFE/Filiera Italiana Foraggi è stato l’unico esponente di un’associazione che trasforma foraggio essiccato e disidratato del mondo occidentale invitato a partecipare all’Abu Dhabi International Food Exhibition.
“Siamo molto onorati dell’accoglienza e dell’attenzione che ci è stata riservata – dichiara Bagnara – Dal canto nostro abbiamo apprezzato l’organizzazione che ha caratterizzato tutta la manifestazione curata in ogni dettaglio e in ogni ambito. Gli Emirati Arabi stanno tenendo in grande considerazione la sicurezza alimentare e le conseguenze dei cambiamenti climatici, per questo sono particolarmente attenti all’innovazione tecnologica, ai sistemi legati all’agricoltura di precisione e a tutto quello che può contribuire allo sviluppo del settore agrozootecnico locale con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento del territorio e delle aree che lo circondano”.
“L’eccellenza espositiva che abbiamo potuto apprezzare – interviene il direttore Riccardo Severi – conferma che negli Emirati Arabi esiste la volontà di imprimere un cambio di passo al loro sistema di approvvigionamento alimentare puntando al rapporto diretto con i sistemi agricoli dei vari Paesi. Anche per questo hanno dimostrato grande apertura all’integrazione con le filiere di altre nazioni, perché hanno compreso che il collegamento tra sostenibilità e tecnologia in questo processo evolutivo è fondamentale”.
“Dopo la visita degli esponenti di Adafsa (Autorità per l’agricoltura e la sicurezza alimentare di Abu Dhabi, ndr) avvenuta nello scorso mese di settembre – spiega Gian Luca Bagnara – avevamo gettato le basi per impostare un Piano di lavoro con gli Emirati Arabi che abbiamo perfezionato ad Abu Dhabi e che prevede la condivisione di un protocollo di intesa basato su criteri di controllo qualità e standard produttivi condivisi, un percorso di formazione e informazione sul territorio per accompagnare gli allevatori degli Emirati ad adottare sistemi di alimentazione animale di precisione, rispetto della sostenibilità ambientale e utilizzo razionale delle risorse idriche. La filiera AIFE è l’unico settore agricolo italiano che esporta oltre il 50% oltre i confini europei, con una considerevole quota destinati agli Stati del Golfo. Oggi, con le premesse legate al protocollo di collaborazione abbiamo davanti la possibilità di riuscire ad allungare la filiera intercettando importanti potenzialità di crescita”.
“In questa esperienza che si apre a scenari particolarmente interessanti per il settore del foraggio essiccato e disidratato italiano rappresentato da AIFE/Filiera Italiana Foraggi – conclude Riccardo Severi – dobbiamo ricordare il grande supporto che l’Ambasciata italiana ad Abu Dhabi ci ha garantito mettendoci inizialmente in contatto con i vertici di Adafsa, proseguito poi con un ininterrotto scambio di informazioni per un costante aggiornamento sull’andamento dei contatti”.
“È molto importante lavorare all’interno di un quadro istituzionale – conclude Gian Luca Bagnara – soprattutto perché l’istituzione pubblica rappresenta il vero garante dei controlli”.