ROMA – “Ringraziamo i tecnici del Ministero della Salute che, nel corso dei negoziati con la controparte statunitense e canadese sono riusciti a far passare una visione pragmatica, realistica e scientifica della stagionatura come presidio efficace nell’eliminazione della PSA”.
Lo scrive in una nota Assosuini.
“L’idea che questo virus fosse una sorta di Highlander che poteva sopravvivere indefinitamente in ambienti difficilissimi per la proliferazione dei microrganismi, come quelli utilizzati per prosciutti e altri insaccati ad alta stagionatura, era infatti pretestuosa. Lo diciamo da anni: questa era una posizione politica, che solo la politica poteva sconfiggere. Esserci riusciti è un grande passo avanti.
Siamo anche d’accordo sull’importanza del rispetto delle regole e dei controlli. Bene che si faccia di tutto per difendere buon nome e integrità del nostro prodotto sui mercati internazionali. Adesso serve continuare il lavoro che ormai decine di amministrazioni comunali stanno portando avanti: eradicare i cinghiali nelle zone vicine agli allevamenti. Una battaglia di lungo periodo che però sta già pagando”.