ROMA – Dopo la recente decisione degli stati membri dell’Unione europea di abbassare lo status di protezione del lupo, questa modifica è stata formalmente ratificata oggi dal Comitato permanente della Convenzione di Berna.
Con questa nuova deliberazione, il lupo non sarà più considerato una specie “strettamente protetta”, ma sarà classificato come una specie “protetta” ai sensi della Convenzione, che regola la tutela delle specie di piante e animali selvatici.
“Seppur sembri una modifica di portata limitata, in realtà questa rappresenta un’opportunità concreta per adottare una gestione più equilibrata e mirata del lupo nelle aree con popolazioni stabili”, commenta l’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann.
MENO PROTEZIONE
“Il lupo continuerà a essere protetto, ma la nuova classificazione permetterà di tenere conto anche delle esigenze delle malghe e dell’allevamento al pascolo”.
Dorfmann è da tempo uno dei principali promotori a Bruxelles di una gestione al passo coi tempi dei grandi carnivori in Europa, in particolare per quanto riguarda la regione alpina. Dopo anni di sensibilizzazione e dibattiti, alcune settimane fa il Consiglio europeo ha raggiunto una posizione comune, che oggi ha trovato una nuova conferma in seno al Comitato permanente della Convenzione di Berna. “Grazie alla posizione compatta dell’Unione europea, siamo riusciti a ottenere la maggioranza qualificata di due terzi nel Comitato, necessaria per ridurre lo status di protezione del lupo”, spiega Dorfmann.
Tuttavia, questa decisione non segna la conclusione del processo. “È un passo importante nella giusta direzione, ma le azioni successive dovranno essere tempestive e concrete”, avverte l’europarlamentare. La modifica dello status di protezione dovrà infatti essere attuata anche nell’ambito della Direttiva Habitat dell’Ue. “Solo quando questa modifica sarà formalmente recepita, la protezione del lupo nell’Unione europea cambierà davvero in modo significativo”, sottolinea Dorfmann.
L’europarlamentare dichiara che proseguirà il suo lavoro per garantire che le decisioni necessarie siano adottate con la massima celerità. “Il nostro obiettivo è proseguire con coerenza e rapidità lungo questa strada, affinché si possa finalmente avviare una gestione efficiente e pragmatica del lupo in tutta l’Ue, in grado di tutelare al contempo l’alpeggio e l’allevamento al pascolo”, conclude Dorfmann.
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