MILANO – “Misurare, monitorare, gestire”: una risposta alle sfide globali del suolo. È questo il tema della Giornata mondiale del Suolo 2024, iniziativa istituita dalla FAO nel 2014 che ogni anno richiama l’attenzione sulla necessità di proteggere e gestire in modo sostenibile questa risorsa vitale. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, l’agricoltura deve avere un ruolo sempre maggiore nel bilanciare produttività e conservazione ambientale, preservando l’integrità del terreno, elemento fondamentale per la vita sul nostro pianeta e per la sicurezza alimentare globale.
Misurare, monitorare e gestire il suolo è quindi una delle sfide anche al centro della ricerca di Syngenta Italia: l’azienda ha infatti presentato INTERRA®Scan, una nuova tecnologia all’avanguardia per la mappatura e l’interpretazione dei dati dei terreni, in grado di fornire valutazioni di massima precisione – con oltre 800 punti di analisi dei dati per ettaro – offrendo agli agricoltori dati precisi e raccomandazioni per migliorare la qualità dei raccolti, ottimizzare le risorse e proteggere l’ambiente.
“La Giornata odierna deve servire a noi tutti per moltiplicare l’impegno a difesa del suolo. A volte si corre il rischio di sottovalutarne l’importanza e questo è uno dei motivi perché abbiamo fortemente voluto l’incontro di oggi: dobbiamo proseguire nel percorso di confronto con tutti gli attori coinvolti per valorizzare e mantenere alta l’attenzione su un tema cruciale per tutti, a partire dagli agricoltori il cui lavoro dipende letteralmente dal suolo”, ha commentato Massimo Scaglia, Amministratore Delegato di Syngenta Italia nei suoi saluti iniziali. “INTERRA®Scan, la tecnologia che presentiamo, è parte significativa della nostra innovazione e un contributo per un futuro agricolo più sostenibile, in linea con gli obiettivi globali di protezione del suolo e di sicurezza alimentare”.
Con INTERRA®Scan, potendo analizzare 27 strati del terreno ad alta definizione, gli agricoltori hanno a disposizione una tecnologia che fornisce loro informazioni dettagliate sulla struttura del suolo, sul pH, sui macro e micronutrienti e sul carbonio, nonché l’altitudine e l’acqua disponibile per le piante: elementi e caratteristiche che concretizzano gli obiettivi di agricoltura di precisione e l’adozione di pratiche sostenibili per l’utilizzo delle risorse naturali, preservandone la salute e allo stesso tempo mitigando i costi di produzione e aumentando produttività e qualità dei raccolti.
“Con INTERRA®Scan siamo in grado di offrire il più ampio e preciso strumento per il monitoraggio e l’analisi dei suoli agricoli. In un contesto globale dove è largamente diffuso – e un grande pericolo per l’ambiente – il deterioramento dei terreni, forniamo all’agricoltura italiana la possibilità di conoscere meglio e ottimizzare le grandi risorse che il sistema-suolo mette a disposizione, valorizzandone le specificità anche per la qualità del nostro Made in Italy alimentare”, ha dichiarato Giacomo Purromuto, Business Innovation Lead di Syngenta Italia.
INTERRA®Scan, è stato presentato questa mattina in un incontro moderato dal Direttore di National Geographic, il giornalista Marco Cattaneo durante il quale sono intervenuti Nicola Gherardi, membro della Giunta Nazionale di Confagricoltura e Presidente della Fondazione Navarra, Vincenzo Tabaglio, Docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Juan Fernando Mejía De Los Ríos, Biological R&D Scientist di Syngenta Biologicals, e Livio Ferretti, Project Manager di Nomisma.
Ad aprire la giornata è intervenuto Giorgio Maione, Assessore all’Ambiente e al Clima della Regione Lombardia, che dando il via ai lavori ha dichiarato: “Innovazione e dati scientifici sono le chiavi per coniugare sostenibilità ambientale e sostenibilità economica delle imprese, in qualsiasi ambito. La Lombardia è la prima regione agricola d’Italia e in questo contesto il settore primario ricopre un ruolo centrale nel processo di transizione ecologica. L’agricoltura di precisione ha ampi margini di crescita e consente alle aziende di produrre di più con meno input, per tutelare il suolo, la redditività e il contesto ambientale in cui si vive”.