ROMA – Per il cenone di Capodanno, La Borsa della Spesa di BMTI e Italmercati Rete d’Imprese, realizzata in collaborazione con Consumerismo No Profit, indica i migliori prodotti da acquistare per realizzare i piatti della tradizione italiana.
Tra la frutta, è il momento giusto per consumare gli agrumi del nostro Paese e quindi via libera a clementine, arance bionde, mandarini e arance tarocco, tutte nel pieno della loro produzione. Per quanto riguarda le clementine, i prezzi variano da 0,70 a 0,80 euro/Kg per i prodotti di piccole dimensioni, fino a 1,50 euro/kg per i frutti più grandi. Convenienti le arance bionde da 0,70 a 1,20 euro/Kg, a seconda della pezzatura. In questo caso, l’orientamento ad acquistare maggiormente le arance Tarocco, le cosiddette arance rosse, provenienti dalla Sicilia e vendute all’ingrosso da 1,20 a 1,50 euro/Kg, ha portato i prezzi al ribasso. Prezzi ancora bassi per i mandarini, da 1,10 a 1,50 euro/Kg, seppur in leggero aumento, poiché ancora poco richiesti. Infine, come da tradizione, non mancano i fichi secchi italiani sempre molto apprezzati e, i cui prezzi all’ingrosso, si aggirano intorno ai 16,00 euro/kg.
Tra gli ortaggi, a Capodanno regnano le lenticchie disponibili all’ingrosso da 2,00 a 2,50 euro/kg da accostare al cotechino di Modena IGP i cui prezzi all’ingrosso sono rimasti in linea rispetto ai livelli dello scorso anno, da 8,85 a 9, 85 euro/kg. Inoltre, molti piatti tradizionali vogliono il cavolfiore bianco, all’ingrosso disponibile in buone quantità e a prezzi convenienti che vanno da 1,20 a 1,50 euro/Kg. Tra i contorni che accomunano le tavole degli italiani il 31 dicembre, ci sono anche i peperoni, con prezzi regolari all’ingrosso, intorno ai 2,00 euro/kg e i finocchi, con prezzi regolari che all’ingrosso variano da 1,30 a 1,70 euro/kg e utilizzati spesso per insalate a fine pasto, arricchite dal sapore degli agrumi.
Per quanto riguarda il settore ittico, il Natale ha portato ad un aumento vertiginoso dei prezzi per molti prodotti. Tuttavia, alcuni non sono stati toccati dall’aumento della richiesta e hanno mantenuto prezzi stabili, in alcuni casi convenienti, come nel caso delle pannocchie che, all’ingrosso, continuano a rimanere mediamente intorno ai 6,00 euro/Kg. Leggermente in aumento ma ancora convenienti i prezzi delle vongole lupino dai 5,00 ai 6,00 euro/kg questa settimana. Continua ad essere consigliato il granchio blu, abbondante e a prezzi vantaggiosi, dai 3,00 ai 4,00 euro/kg. Infine, sulle tavole die palati più delicati, non mancheranno le ostriche che, in base alla varietà, presentano prezzi all’ingrosso che partono dai 7,00 euro/kg fino a superare i 30,00 euro/Kg come nel caso delle varietà più pregiate, ad esempio quella del Delta del Po.
Tra la carne, equilibrio tra domanda e offerta che tiene stabili i prezzi dei tagli di maggior pregio del vitellone e della scottona. In particolare, il prezzo all’ingrosso del quarto posteriore di vitellone va dai 7,75 agli 8,15 euro/Kg mentre quello del quarto posteriore di scottona, dai 8,66 ai 9,06 euro al Kg.