Anno impegnativo per l’agricoltura italiana, ma ricco di soddisfazioni. Il bilancio di fine anno di Mirco Carloni, presidente ComAgri

ROMA – “Quello che volge al termine è un anno intenso e impegnativo per il settore primario, ma anche ricco di soddisfazioni”.

Inizia così il bilancio di fine anno di Mirco Carloni, presidente Commissione Agricoltura della Camera.

“Prima tra tutte – sottolinea – con orgoglio posso ricordare l’approvazione della Legge Giovani (n. 36 del 15 marzo 2024), a mia prima firma e che prevede agevolazioni volte a incentivare la permanenza dei giovani nel settore agricolo, con una dotazione finanziaria di oltre 200 milioni di euro.

L’introduzione di questa norma nasce dalla primaria esigenza di garantire un futuro all’agricoltura, da sempre fondamentale pilastro della nostra economia e che tuttavia, oggi, deve affrontare sfide complesse legate alla sostenibilità, all’innovazione e, soprattutto, al ricambio generazionale. Il Parlamento, con l’approvazione di questa legge, interamente dedicata ai giovani imprenditori agricoli, lancia un chiaro messaggio: l’agricoltura deve tornare ad essere un modello di sviluppo e organizzazione sociale con al centro la figura dei giovani. L’obiettivo è quello di ripensare l’agricoltura, vincendo la sfida della redditività e dell’accesso al credito per garantire dignità economica e prospettive di crescita ai giovani imprenditori agricoli.

L’anno che sta volgendo al termine si è aperto con le proteste degli agricoltori che chiedevano meno burocrazia, meno tasse e costi minimi garantiti. Queste esigenze – note ben prima dell’inizio delle rimostranze – erano già oggetto di una proposta di legge del Gruppo Lega, all’esame della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati che presiedo. Il provvedimento, poi confluito nel c.d. D.L. agricoltura – ha posto l’attenzione sul grande tema della redditività delle aziende agricole stabilendo che, nella formazione del prezzo di cessione dei prodotti agricoli, dal fornitore all’acquirente, si tenga conto, dei costi di produzione, che le imprese agricole subiscono indipendentemente dalla loro organizzazione produttiva quali, ad esempio, il costo delle materie prime.

L’agricoltura è una risorsa preziosa, un settore fondamentale tra tradizione e futuro. Per questo, lo scorso 10 novembre abbiamo celebrato, per la prima volta, la Giornata nazionale dell’Agricoltura: una ricorrenza nata grazie al provvedimento sull’agricoltore custode del territorio e divenuto legge nel 2024. Una giornata simbolo per sottolineare, ancora una volta, quanto sia fondamentale sostenere la nostra agricoltura con strumenti e risorse adeguate e, non da ultimo, per ricordarci il suo fondamentale ruolo nella conservazione del paesaggio, delle tradizioni e della cultura locale. Le zone rurali italiane sono il cuore pulsante di tradizioni secolari, e la cura della terra è un atto di salvaguardia del patrimonio culturale e naturale del Paese. Le aziende agricole non solo producono cibo, ma sono anche custodi della biodiversità, del paesaggio e della storia.

É proprio per valorizzare l’unicità dei nostri prodotti che vorrei ricordare, infine, l’approvazione dell’emendamento alla legge di bilancio, di cui sono primo firmatario, che ha introdotto sconti delle accise compresi fra il 20 e il 50% per i piccoli birrifici artigianali che producono volumi di prodotto fino a 60 mila ettolitri”. conclude il presidente Mirco Carloni.

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