ROMA – “Per troppo tempo, gli agricoltori europei sono stati soffocati da normative comunitarie scollegate dalla realtà, elaborate da burocrati rinchiusi nei loro palazzi di vetro”.
Lo sottolinea il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
“Queste politiche – prosegue il ministro – , guidate da ideologie green astratte, hanno addirittura incentivato la non-produzione, penalizzando chi lavora la terra ogni giorno per garantire il nostro cibo.
Negli anni abbiamo perso il 24% delle nostre imprese agricole a livello europeo, in Italia il 30%, per inseguire scelte ideologiche.
C’era bisogno di ricominciare da capo e modificare l’approccio dell’UE sul tema e grazie al dialogo autorevole e costante, sostenuto dalla determinazione della Presidente Giorgia Meloni, siamo riusciti a ribaltare questa visione miope a Bruxelles. Con la revisione della PAC, abbiamo iniziato a riportare le politiche agricole europee in linea con lo spirito dei Trattati di Roma, restituendo centralità alla produzione e alla redditività agricola.
Abbiamo gettato le basi per la futura Politica Agricola Comune che deve rimettere al centro dell’attenzione l’impresa e valorizzare il lavoro degli agricoltori e dei pescatori.
Il nostro obiettivo è difendere le produzioni che legano l’uomo alla propria terra, i posti di lavoro, la salute, la sostenibilità economica e ambientale di queste attività. Gli agricoltori non sono soli e noi continueremo a essere al loro fianco” conclude Lollobrigida.