AIA porta gli animali a San Pietro il 17 gennaio

ROMA – Il 2025 è l’anno del Giubileo della Speranza, indetto da Sua Santità Papa Francesco, che ha già richiamato nel cuore della Cristianità migliaia di pellegrini, accorsi a partire dalla vigilia del Natale appena passato alla cerimonia di apertura della Porta Santa in San Pietro e alle celebrazioni eucaristiche nelle altre Basiliche romane. Anche gli allevatori italiani si apprestano con gioia a partecipare ad un evento che oltre al significato religioso assume un particolare valore storico, in un’epoca in cui il mondo è ancora scosso da conflitti e tensioni, in varie parti della Terra, purtroppo non lontano dalla nostra Europa.

L’occasione sarà rappresentata dalla XVIII “Giornata dell’Allevatore” che l’Associazione Italiana Allevatori-A.I.A. organizza con la collaborazione delle associate territoriali per la mattinata di venerdì 17 gennaio 2025, per quella che è una delle ricorrenze più sentite dagli allevatori italiani che tradizionalmente celebrano in questa data la ricorrenza nel calendario liturgico dedicata al Santo Patrono di uomini e animali, Sant’Antonio Abate.

A Roma ed in Vaticano e contemporaneamente in tutte le comunità rurali del nostro Paese il 17 gennaio rappresenta un appuntamento ormai tradizionale nel corso del quale il mondo allevatoriale vuole ribadire l’imprescindibilità del proprio ruolo, economico e sociale, non solo festeggiando il proprio Santo protettore ma anche lanciando un messaggio chiaro e inequivocabile alle istituzioni e alla collettività: in chiave di sostenibilità, benessere degli animali, qualità del cibo e rispetto dell’ambiente la nostra zootecnia rappresenta la soluzione, con un modello distintivo e improntato all’equilibrio tra le esigenze della produzione e la domanda di un sistema trasparente e garante della sicurezza alimentare.

Zootecnia, quindi, come soluzione e non come problema: un sistema moderno e che ha fatto notevoli passi in avanti nel corso degli ultimi decenni nel nostro Paese: nel 2024 A.I.A. ha compiuto gli 80 anni dalla sua fondazione, un lungo periodo dedicato alla crescita e formazione professionale degli allevatori, al miglioramento tecnico e economico delle condizioni di lavoro nelle stalle italiane, alla adozione di strumenti sempre più avanzati per il progresso zootecnico, senza tralasciare azioni importanti a tutela e difesa di una biodiversità animale che difficilmente è riscontrabile a livello mondiale.

Gli allevatori italiani, con il loro “saper fare”, hanno saputo coniugare al meglio tradizione e innovazione: non è quindi fuori luogo il richiamo anche ad elementi culturali, religiosi e spirituali connessi al mantenimento della celebrazione in onore di Sant’Antonio Abate, figura risalente al terzo secolo dopo Cristo, conosciuto anche come “Antonio il Grande”, Santo anacoreta emblematico della fede cristiana e considerato il fondatore del Monachesimo.

Il programma della mattinata (ore 9-14) prevede, già dalle prime ore di venerdì 17 gennaio 2025, in Piazza Pio XII, di fronte al celebre Colonnato del Bernini, l’allestimento della ormai tradizionale “Stalla sotto il cielo” curata da A.I.A. e dalle associate territoriali, all’interno della quale si potrà ammirare una rappresentanza degli animali di interesse zootecnico presenti negli allevamenti italiani che costituiscono uno spaccato della “Fattoria Italia”.

A metà mattina (ore 11) si terrà la funzione liturgica all’interno della Basilica Vaticana, presso l’Altare della Cattedra, presenziata da Sua Eminenza Cardinal Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro. Al termine della Santa Messa il Cardinale Gambetti, assieme alle Autorità Civili e Militari, visiterà la “Stalla sotto il cielo” ed impartirà la benedizione agli animali e agli allevatori con le loro famiglie radunati in Piazza Pio XII, dove potranno assistere anche all’arrivo della sfilata di cavalli e cavalieri che dalla rinnovata Piazza Pia percorreranno tutta Via della Conciliazione, a raggiungere la Fanfara a cavallo della Polizia di Stato che eseguirà una suggestiva carrellata di brani musicali della tradizione.

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