Fieragricola Tech. Oltre 50 convegni in due giorni, focus su digital farming, robotica, smart irrigation, rinnovabili e biosolution

VERONA – Conto alla rovescia e numeri in crescita (102 espositori, oltre 50 convegni e 125 relatori in due giorni) per la quarta edizione di Fieragricola Tech.

La rassegna di Veronafiere, organizzata con la formula di expo conference, è in programma il 29 e 30 gennaio con focus specifici su digital farming, robotica, smart irrigation, energie rinnovabili e biosolution.

“Veronafiere si conferma un polo fieristico attento all’agricoltura, settore strategico per il Paese, che anche nel 2024 ha confermato la propria leadership a livello europeo per valore aggiunto, con una crescita produttiva dell’1,4% in volume e del 9% in valore, raggiungendo i 42,4 miliardi di euro contro i 38,9 miliardi del 2023, secondo quanto anticipato da Istat – dichiara l’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese -. Un rafforzamento, nonostante la rivoluzione climatica in atto, dettato dalla capacità di innovazione delle imprese agricole e da filiere specializzate che hanno la necessità di investire, ammodernarsi, migliorare i propri paradigmi produttivi e, parallelamente, restare al passo con la formazione. Elementi chiave che Fieragricola Tech è in grado di garantire, anche grazie alle partnership con gli ordini professionali, le associazioni di categoria e le principali riviste specializzate”.

I settori rappresentati e le sfide del settore

Fieragricola Tech nell’edizione 2025 ha incrementato il numero degli espositori del 70% rispetto al 2023, passando da 60 a 102, organizzando oltre 50 convegni e coinvolgendo 125 relatori in due giorni, confermando le potenzialità di un comparto che necessita di formazione e di crescita professionale, a fronte di una necessaria dinamicità degli investimenti per fare fronte alle sfide più urgenti, dalla resilienza del settore per la rivoluzione climatica in corso, alla necessita di produrre più cibo e ridurre gli sprechi lungo la catena alimentare, a fronte di una popolazione mondiale in aumento.

Sarà fondamentale per questo incrementare le produzioni e favorire l’accesso al cibo a prezzi calmierati, tenuto conto che nel 2022 la Banca Mondiale ha stimato che solamente l’incremento di un punto percentuale del prezzo dei generi alimentari può spingere circa 10 milioni di persone nella povertà estrema.

La manifestazione ha individuato specifiche aree di approfondimento, in linea con le esigenze di un settore primario alle prese con la necessità di incrementare le produzioni in modo sostenibile, proseguire una transizione ecologica che deve valorizzare maggiormente l’economia circolare, migliorare lo stato di salute del suolo attraverso l’agricoltura rigenerativa, ridurre l’input delle sostanze di sintesi, garantire sicurezza alimentare, contribuire a contenere i costi per le imprese agricole.

E ancora: sostenere il benessere animale e contrastare la diffusione delle patologie animali e l’antimicrobico-resistenza, favorire la diffusione dell’agricoltura digitale e dell’automazione, soluzioni quanto mai necessarie per rispondere alla carenza di manodopera specializzata e per favorire un ricambio generazionale che è vitale in un settore come quello agricolo, dove l’età media degli imprenditori agricoli europei è di 57 anni e nei prossimi 10 anni la Commissione Agricoltura dell’Ue stima che la metà degli agricoltori del Vecchio Continente andrà in pensione.

Il settore agricolo, non soltanto in Italia, è chiamato a razionalizzare l’impiego di acqua, alla luce del fatto che oggi il 70% di tutta l’acqua consumata nel mondo è usata in agricoltura e il 70% della popolazione si trova a vivere in regioni ad alto stress idrico.

Migliorare l’efficienza idrica sarà una priorità, anche perché si prevede che tra circa 20 anni il fabbisogno di acqua eccederà del 70% la disponibilità effettiva e attualmente solo il 12% del suolo agricolo è irrigato in maniera efficiente.

Altra sfida per l’agricoltura riguarda il rafforzamento della multifunzione e dei servizi, con specifico riferimento alla produzione di energia da fonti rinnovabili. In Italia ci sarebbe un potenziale di 7 miliardi di investimenti nelle rinnovabili che potrebbero convergere nel 2025, a fronte di un quadro normativo stabile che superi le incertezze dei decreti Agricoltura ed Aree Idonee.

E a livello mondiale – secondo gli scenari elaborati dall’International Energy Agency – si prevede una crescita del mercato cleantech globale da 700 miliardi di dollari nel 2023 a più di 2.000 miliardi di dollari entro il 2035.

Elementi che hanno spinto Veronafiere a consolidare aree tematiche specifiche (digital farming, robotica, smart irrigation, energie rinnovabili e biosolution), condivise con gli stakeholder del sistema agricolo e con gli ordini professionali nazionali degli agronomi e forestali, periti agrari, agrotecnici.

Informazione pubblicitaria