Tracciabilità e geolocalizzazione delle coltivazioni. Assosementi presenta due progetti innovativi per migliorare qualità produzioni

VERONA – Il settore sementiero è al servizio dell’agricoltura e dei consumatori per migliorare la qualità delle produzioni attraverso le nuove tecnologie.

È quanto emerso durante l’evento promosso da Assosementi nel corso di Fieragricola TECH a Verona. In questa occasione l’associazione che rappresenta le aziende sementiere e vivaistiche italiane ha presentato i progetti Road to Quality e Mappatura delle Sementi, incentrati sulla tracciabilità dei processi produttivi e sulla geolocalizzazione delle coltivazioni portaseme.

La tracciabilità delle produzioni: il progetto Road to Quality

Garantire al consumatore produzioni orticole di qualità e totalmente tracciate, a partire dal seme: è questo l’obiettivo di Road to Quality. Il progetto coinvolge tutti gli attori della filiera – dalle ditte fornitrici di materiali di riproduzione (sementi e piantine) alle aziende agricole, dalle industrie di trasformazione alle strutture di distribuzione – e certifica l’origine, la sicurezza e l’utilizzo delle migliori pratiche durante l’intero ciclo produttivo orticolo. La trasparenza è rafforzata dall’uso della blockchain, gestita dal software creato da GESAG, che, utilizzando un ERP integrato, centralizza dati qualitativi, logistici e amministrativi e favorisce l’analisi e il controllo a ogni livello.

Road to Quality offre infine la possibilità al consumatore di ottenere tutte le informazioni sulla filiera produttiva, attraverso la scansione del QR Code presente sulle confezioni o direttamente sui prodotti.

Geolocalizzazione delle coltivazioni: il programma per mappare le produzioni

La purezza genetica è un parametro essenziale per la qualità del seme e origina dal campo di coltivazione con un adeguato isolamento spaziale per evitare contaminazioni. Per rispondere a questa esigenza, Assosementi, in collaborazione con la Società Agronica, ha sviluppato un software avanzato che consente la mappatura delle colture da seme tramite georeferenziazione delle coltivazioni portaseme.

Il programma consente di verificare in tempo reale le effettive distanze fra i campi di produzione sementiera, permettendo ai tecnici delle ditte sementiere di intervenire immediatamente andando a sostituire la coltura potenzialmente pericolosa, qualora il parametro della distanza non fosse rispettato. In questo modo, si riducono le possibilità di inquinamento genetico indesiderato a vantaggio di un’elevata qualità del seme prodotto.
Il progetto ha trovato iniziale applicazione nelle regioni Emilia-Romagna, Marche e Umbria, che da tempo dispongono di normative locali per preservare la qualità delle sementi delle piante allogame. L’efficacia del programma ha fatto sì che lo stesso software venisse utilizzato volontariamente anche dagli operatori delle altre regioni con forte vocazione sementiera. L’obiettivo è favorire la massima diffusione del progetto, per incrementare ulteriormente la qualità e la competitività del settore.

“Questi progetti rappresentano una risposta concreta a supporto dell’agricoltura, che deve trovare nell’innovazione la chiave per vincere le sfide odierne e future” ha dichiarato Eugenio Tassinari, presidente di Assosementi.

“Grazie alla tecnologia e alla collaborazione tra tutti gli attori della filiera, possiamo garantire ai consumatori prodotti di qualità, tracciati e sicuri, valorizzando il lavoro degli agricoltori. Con Road to Quality e la Mappatura delle Sementi, il settore sementiero conferma il suo impegno verso la ricerca e l’innovazione, elementi che lo hanno reso uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy” ha concluso Tassinari.

Informazione pubblicitaria