ROMA – “Il commissario Filippini ha certificato il fallimento della gestione degli ultimi due anni dell’emergenza peste suina. Se solo ci avessero ascoltato, coinvolgendo allevatori e agricoltori, avremmo evitato di perdere tempo prezioso e di infliggere un danno enorme alla filiera suinicola”.
Lo dichiara la senatrice Silvia Fregolent (Italia Viva) dopo l’intervento del commissario straordinario alla PSA, Giovanni Filippini.
“Dopo due anni di scelte sbagliate, con misure inefficaci e prive di logica come l’uso dei droni sbandierato dall’ex commissario Caputo, finalmente si cambia strada. Nel frattempo – sottolinea – il comparto della produzione alimentare di qualità e l’esportazione del cibo di origine suina made in Italy, ma anche l’industria dei mangimi e il comparto energetico del biogas dai liquami di suini, hanno subito una pesante battuta d’arresto. I produttori di Novara, Pavia e Piacenza sono in ginocchio, mentre cresce la preoccupazione anche a Parma per l’impatto sui prosciutti dop. Ora il governo deve garantire che gli errori non si ripetano. Restano infatti criticità, come la limitazione della caccia nelle zone infette, che rischia di condannare ulteriormente le attività economiche nelle aree di restrizione. È fondamentale trovare un equilibrio tra tutela sanitaria e sostenibilità economica, evitando che le imprese locali subiscano ulteriori danni”, conclude.
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