Agricoltura sociale, CAA Liberi Professionisti: Anche i Comuni possono essere decisivi con supporto tecnico e pianificazione. Convegno a Torino il 14 febbraio

TORINO – Attività agricole che danno riposte a bisogni come la riabilitazione, il recupero di soggetti svantaggiati attraverso l’interazione con animali e con piante, l’inserimento lavorativo e le attività didattiche.

Sono solo alcuni macro-esempi di tipi di intervento con utilizzo terapeutico delle attività presenti in un’azienda agricola, condotte secondo criteri di responsabilità etica e sostenibilità ambientale dagli imprenditori agricoli. Questa in sintesi l’agricoltura sociale, presente in Piemonte con realtà solide e virtuose. E poi c’è l’agricoltura civica (o civile), che persegue il bene comune che, secondo i principi dell’economia civile, il risultato di tutti i livelli di benessere dei singoli individui di una collettività.

Saranno questi, in sintesi, i temi al centro del convegno “Pac per l’agricoltura civica e sociale. Connessioni ed opportunità” organizzato dal CAA Liberi Professionisti, in programma venerdì 14 febbraio (ore 14) a Torino (Città Metropolitana di Torino – Sala Panoramica sita la 15° piano – Corso Inghilterra, 7), con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e della politica, i professionisti e addetti ai lavori.

Cosa possono fare gli enti pubblici come i Comuni? “In sintesi – spiega Lorenzo Benanti, amministratore delegato CAA Liberi Professionisti -, i Comuni, pur non avendo un ruolo diretto nella gestione dei fondi della PAC, possono contribuire significativamente all’attuazione degli interventi di agricoltura sociale attraverso attività di pianificazione, promozione, supporto tecnico e sensibilizzazione, in stretta collaborazione con le Regioni e altri enti competenti”.

I Comuni possono integrare le iniziative di agricoltura sociale nei propri piani di sviluppo locale, collaborando con le Regioni e altri enti per promuovere progetti che rispondano alle esigenze specifiche delle comunità rurali. Inoltre, attraverso uffici tecnici e servizi dedicati, i Comuni possono assistere le aziende agricole e le organizzazioni locali nella progettazione e nell’implementazione di iniziative di agricoltura sociale, garantendo che queste siano coerenti con le linee guida regionali e nazionali.

“Nel corso del convegno – sottolinea Massimiliano Ricci, presidente CAA Gruppo Liberi Professioni – verranno approfondite le tematiche relative alle opportunità che possono arrivare dall’applicazione della normativa e dei possibili finanziamenti della PAC (Politica Agricola Comunitaria, Nazionale, Regionale) con particolare riferimento al contesto dell’agricoltura civile e sociale. Tematiche che saranno affrontate con uno sguardo ed un interesse dei diversi attori: agricoltori, liberi professionisti, enti locali, associazioni”.

IL PROGRAMMA (Inizio ore 14)

Introduzione a cura di Lorenzo Benanti, amministratore delegato CAA Liberi Professionisti; quindi, i saluti istituzionali di Regione Piemonte; ANCI Piemonte; Città Metropolitana di Torino; Comune di Torino; ARPEA; Collegi e Ordini professionali.

Interventi. “La PAC e l’Agricoltura Civile e Sociale” a cura del Professor Angelo Frascarelli (Università di Perugia); “Ruolo delle Amministrazioni Locali” di Sonia Cambursano (sindaca di Strambino e consigliera Città Metropolitana di Torino); “I CSR e le Regioni”, i tecnici regionali CAA Liberi Professionisti. A seguire spazio alle esperienze, con Progetto INSUPERABILI; Agricola Calafata; Kubri; La Meridiana SCAS; Agricooltur. Conclusioni a cura di Massimiliano Ricci, presidente CAA Liberi Professionisti.

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