UE. Battista (Copagri): Bene nuovo indirizzo politiche agricole comunitarie

ROMA – “Nella piena consapevolezza che si tratti di un mero atto di indirizzo politico, al quale dovranno far seguito proposte normative concrete e operative, prendiamo atto con soddisfazione degli orientamenti della Commissione Europea per delineare il futuro del primario comunitario e gettare le basi della PAC post 2027, attraverso obiettivi che per buona parte condividiamo pienamente”.

Lo sottolinea il presidente della Copagri Tommaso Battista a proposito dei contenuti delle attese comunicazioni dell’Esecutivo comunitario “Una visione per l’agricoltura e il cibo”, illustrate dal vicepresidente esecutivo della Commissione UE Raffaele Fitto e dal commissario per l’agricoltura Christophe Hansen.

“La grande attenzione riservata alla redditività dell’agricoltura, valorizzando tutte le possibili fonti di diversificazione del reddito, a partire dalla bioeconomia, nonché i fondamentali richiami al ricambio generazionale, all’educazione alimentare e alla necessità di puntare con sempre maggiore determinazione sulla ricerca e sull’innovazione applicata al settore rappresentano temi sui quali è da tempo alta l’attenzione della Copagri e che, quindi, non possono che trovare il nostro pieno favore”, prosegue Battista.

“Sotto altro profilo, esprimiamo particolare apprezzamento per la volontà dell’Esecutivo UE di rafforzare gli interventi sugli strumenti di gestione delle crisi e dei rischi, anche attraverso nuovi schemi assicurativi che prevedano il fondamentale coinvolgimento della Banca europea per gli investimenti-BEI, lavorando al contempo per intervenire sulla PAC e andando in particolare a razionalizzare e semplificare gli ecoschemi”, aggiunge il presidente, ricordando che “anche questi temi, così come il focus sulle piccole aziende agricole, per cui si ipotizzano regimi forfettari per ridurne gli oneri burocratici, recepiscono molte delle nostre istanze”.

“In attesa, quindi, di conoscere i dettagli dei pacchetti di misure per la semplificazione e la sburocratizzazione del settore, annunciati dal commissario Hansen e attesi per la prossima primavera e per la fine dell’anno in corso, non possiamo mancare di sottolineare come da questi orientamenti, in linea di massima, sembri emergere un netto cambio di passo rispetto alle visioni che hanno caratterizzato il recente passato delle politiche agricole europee, quando la giusta e condivisibile tutela ambientale andava spesso a prevaricare l’attenzione che un comparto come quello agricolo merita”, osserva Battista.

“A destare più di qualche preoccupazione, invece, sono le incognite sulle modalità di finanziamento e sull’entità dei fondi che caratterizzeranno il prossimo bilancio comunitario e, a cascata, il bilancio agricolo dell’Unione Europea, dai quali dipenderà, ovviamente, buona parte della messa a terra dei lodevoli intenti annunciati nella visione per l’agricoltura e il cibo”, conclude il presidente della Copagri.

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