ROMA – “Sarebbe la vittoria del buon senso che conferma la validità della nostra intensa battaglia a difesa della certezza e della chiarezza nelle informazioni sui cibi, a tutela dei consumatori”.
Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, commenta le indiscrezioni sull’annuncio della Commissione europea di voltare pagina sull’etichettatura degli alimenti, a favore di una futura proposta che “non copierà alcun sistema esistente”, pertanto neanche l’etichettatura a semaforo del Nutriscore.
Decisivo il pressing dell’Italia sulla Commissione Ue avviato già anni fa, che ha visto le istituzioni nazionali, e Confagricoltura, fortemente impegnate contro il sistema di etichettatura francese caratterizzato da un’arbitraria classificazione degli alimenti, che non tiene conto del fabbisogno e del profilo nutrizionale di ogni individuo, basandosi invece su 100 grammi di prodotto e non su una porzione di consumo.
Confagricoltura si era rivolta all’Antistrust (unica organizzazione a farlo) evidenziando l’ingannevolezza del sistema francese e la sua contrarietà al Codice del Consumo. L’Antitrust, nel 2022, aveva accolto i rilievi di Confagricoltura ribadendo i limiti del Nutriscore, fuorviante per i consumatori. Limiti che nel tempo sono stati evidenziati nella stessa Francia su alcuni prodotti.
Al Nutriscore l’Italia aveva proposto il Nutrinform Battery, basato su un principio diverso, finalizzato alla valorizzazione di uno stile di vita sano e consolidato, come quello in linea con gli asset della dieta mediterranea.
La proposta di etichettatura armonizzata a livello europeo doveva essere presentata dalla Commissione Ue entro la fine della passata legislatura, ma la stessa Commissione, complice il pressing di alcuni Paesi, soprattutto dell’area mediterranea, aveva rinviato la pratica.
“Confagricoltura, in attesa delle proposte ufficiali della Commissione che auspichiamo basarsi su parametri scientifici e a tutela delle nostre produzioni, – conclude Giansanti – mantiene alta l’attenzione su questo tema, con l’obiettivo di garantire sempre il rispetto della correttezza delle informazioni per tutti i consumatori”.