Piano Olivicolo Nazionale. Copagri: Avanti con piano di settore per tutelare una delle produzioni di punta del Made in Italy

ROMA – “In una situazione quale quella attuale, in cui il comparto olivicolo oleario del Paese paga lo scotto di una sensibile contrazione produttiva, di un calo dei consumi e di un sempre più avvertito dumping commerciale, è fondamentale mettere in campo ogni possibile iniziativa, a partire dall’atteso Piano Olivicolo Nazionale, per invertire questo preoccupante trend e tutelare così una delle produzioni di punta del Made in Italy agroalimentare”.

Lo ha sottolineato la Copagri intervenendo alla riunione di insediamento del Tavolo olivicolo, svoltasi a Sol2Expo e presieduta dal sottosegretario all’agricoltura Patrizio La Pietra, in cui sono state illustrate le linee guida del nuovo Piano di settore olivicolo oleario nazionale 2025-30.

“La situazione del comparto è attualmente caratterizzata da due volti: da una parte, infatti, abbiamo finalmente un prezzo dell’olio extravergine d’oliva che sembrerebbe essere congruo rispetto ai costi di produzione, permettendo quindi ai produttori di fare investimenti e difendere gli uliveti dagli effetti del cambiamento climatico e dalle problematiche fitosanitarie; dall’altra, il comparto vive una fase di scarico, dovuta a una lunga serie di problematiche, quali l’andamento climatico sfavorevole e, soprattutto, le ricadute della Xylella fastidiosa, che continuano a pesare sul settore”, ha ricordato la Confederazione.

“Per tutte queste ragioni – ha proseguito la Copagri – non possiamo che condividere le priorità messe oggi sul tavolo dal sottosegretario La Pietra per definire i contenuti del nuovo Piano di settore e per puntare con sempre maggiore determinazione sull’aumento della produzione, con un occhio di riguardo alla già elevata qualità di un prodotto da sempre ambasciatore del Belpaese nel mondo; un prodotto che non ha eguali sul piano qualitativo e che, sul versante quantitativo, dentro i confini comunitari è secondo solo alla Spagna”.

“Nel Piano di settore, inoltre, dovrà trovare spazio un’attenta azione di sostegno ai consumi che preveda, ad esempio, una campagna di informazioni sugli effetti salutistici dell’olio extravergine d’oliva e che vada a sensibilizzare i consumatori sull’importanza di fare acquisti consapevoli e di diffidare di prezzi eccessivamente bassi”, ha aggiunto la Confederazione, ricordando l’importanza di “rendere nuovamente l’olivicoltura, settore caratterizzato da tempi per l’entrata in produzione particolarmente elevati, una scelta credibile e appetibile per i giovani agricoltori”.

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