ROMA – “L’Italia vanta un sistema agricolo altamente avanzato e sostenibile, che richiede agrofarmaci innovativi per la difesa delle colture. Purtroppo, però, le nostre aziende vengono bloccate dall’eccesso di burocrazia che in Italia richiede fino a 6 anni per l’autorizzazione all’impiego degli agrofarmaci – mentre in altri Paesi UE il tempo è anche di un terzo. Non consentire all’innovazione di essere utilizzata rapidamente rischia di compromettere la competitività del settore agricolo italiano. Abbiamo chiesto tanti sforzi ai nostri agricoltori: ora dobbiamo lavorare, anche in collaborazione con il ministero della Salute, per non complicare loro la vita, accelerando e semplificando le procedure. Tra l’altro non possiamo ignorare l’imminente trattato del Mercosur, con i Paesi dell’America Latina. È nostro dovere non abbandonare l’agricoltura italiana che, pur vantando prodotti d’eccellenza, potrebbe essere messa seriamente alla prova da una concorrenza spesso sleale, esistendo norme nettamente diverse nelle aree extra Ue”.
Così il presidente della commissione Agricoltura Mirco Carloni, deputato della Lega, a margine dell’incontro con il presidente di Federchimica – Agrofarma Paolo Tassani.