Cacao e caffè: così le aziende della filiera combattono la deforestazione

ROMA – Ricostruire il percorso di un prodotto dal campo alla tavola è diventata una priorità per governi, imprese e consumatori, alimentata dalla crescente attenzione verso il rispetto dei diritti dei lavoratori, la sostenibilità, la sicurezza alimentare e la tutela ambientale.

Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), si stima che a causa  della deforestazione – tra il 1990 e il 2020 – siano andati persi 420 milioni di ettari di foreste, un’area grande quanto l’Unione Europea.
Il Regolamento UE sulla deforestazione (EUDR) che entrerà in vigore il 30 dicembre 2025 per le aziende grandi e medie e il 30 giugno 2026 per le micro e piccole imprese, prevede che materie prime come bovini, cacao, caffè, olio di palma, gomma, soia, legname e i loro derivati siano a deforestazione zero. Questa norma coinvolge produttori, importatori, esportatori e commercianti i quali, per garantire la conformità alla normativa, devono fornire informazioni precise sull’origine delle materie prime, comprese le coordinate geografiche del terreno dove sono state prodotte. Questo per garantire che non provengano da zone recentemente deforestate.

Le filiere del cacao e del caffè, in particolare, hanno un grosso peso in Europa, sia a livello di importazioni, sia di consumo. Secondo il Ministero degli Affari Esteri, il mercato europeo del cacao e del cioccolato è in crescita costante e si prevede che aumenterà di circa il 4,8% ogni anno, fino al 2027. Lo stesso vale per il caffè, di cui l’Europa detiene circa un terzo del consumo globale. La complessità di queste filiere, data anche dalla quantità di attori coinvolti, non solo rende difficile tracciare con precisione l’origine delle materie prime, ma anche garantire la conformità alle normative vigenti per evitare il rischio di frodi e pratiche non trasparenti.

In questo contesto si inserisce Trusty, Società Benefit e realtà innovativa che utilizza la tecnologia blockchain per garantire la conformità alle normative e la tracciabilità delle filiere alimentari del cacao e del caffè.

Attraverso la sua piattaforma basata su tecnologia blockchain, Trusty offre la  possibilità di raccogliere e centralizzare tutte le informazioni sulla filiera produttiva: dall’approvvigionamento alla distribuzione, dalle materie prime utilizzate, alla data e al luogo di provenienza. Da un lato, questo permette al consumatore di conoscere a fondo la storia degli alimenti attraverso un QR Code apposto sull’etichetta dei prodotti, rendendo l’acquisto più consapevole, dall’altro consente alle aziende e ai fornitori di migliorare le proprie attività di compliance e ai produttori e coltivatori di aggiornare con costanza la tracciabilità dei propri terreni.

“Nelle filiere lunghe e complesse, dove numerosi attori rilasciano dichiarazioni utilizzate anche per la compliance normativa, è fondamentale preservare la paternità di queste informazioni, soprattutto quando la filiera si estende su più paesi. Partendo da questo presupposto, abbiamo ritenuto l’uso della tecnologia blockchain la scelta più naturale, poiché attribuisce una marca temporale alle dichiarazioni, garantisce l’integrità dei dati e permette a chiunque di verificare in modo oggettivo chi ha effettuato la dichiarazione e quando.” afferma Alessandro Chelli, fondatore e CEO di Trusty.

 

 

 

 

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