ROMA – L’anno 2024 segna un nuovo record per le esportazioni italiane di ortofrutta fresca che superano per la prima volta i 6 miliardi di euro di valore (6,056 mld di euro per la precisione) con un incremento del 5.3% rispetto al 2023, risultato confermato anche dai dati in volume con un export di 3.751.017 tonnellate (+9% rispetto all’anno precedente).
In controtendenza il saldo della bilancia commerciale, che rimane in territorio negativo in volume (abbiamo importato 362.140 tons in più di ortofrutta fresca rispetto all’export) e si dimezza in valore, attestandosi a poco più di 364 mln di euro, in discesa del 48.6% rispetto al 2023.
Ad incidere su questo dato è l’incremento, peraltro costante, delle importazioni che sfondano il tetto dei 4 milioni di tonnellate (+8,9%) e che salgono del 12,9% in valore (5,692 mld di euro).
Passando all’esame dei singoli comparti i numeri dell’export sono tutti in territorio positivo, tuberi legumi e ortaggi vedono incrementare le esportazioni del 12,1% in volume e confermano il dato 2023 in valore, molto bene le esportazioni di agrumi che salgono del 18,8% in quantità e del 11,4% in valore.
Positivo anche il comparto principale, quello della frutta fresca che, in controtendenza con gli altri cresce di più in valore (+8,7%) che in volume (+6,3%), a testimonianza di un calo delle produzioni che tuttavia non incide sul valore esportato.
Recupera, rispetto ai mesi precedenti, la frutta secca le cui esportazioni segnano un ottimo +13.7 in volume a cui, in verità, non fa eco il dato in valore che aumenta solamente dello 0,3%, sicuramente uno spunto di riflessione per gli operatori del comparto.
Continua infine la crescita dell’export della frutta tropicale con un +9,5% in volume e + 8,8% in valore. Un dato che candida il nostro Paese a rappresentare un hub logistico a livello mondiale per l’ortofrutta.
Passando all’import, a parte gli agrumi, le cui importazioni continuano a scendere (-9,7% in volume e -16,3% in valore), nel 2024 tutti i comparti presentano tassi di crescita per il prodotto proveniente dall’estero; per tuberi legumi e ortaggi l’import sale del 17,9% in quantità e del 14,6% in valore, sale significativamente il valore della frutta fresca importata con un +16% rispetto allo stesso periodo del 2023 a fronte di un +6,5 in volume.
Riparte l’import di frutta secca rispetto al 2023 con un +11,1% in quantità e +21,3% in valore, bene anche la frutta tropicale +3,4% in volume e +6,5% in valore. Per quanto riguarda i prodotti campioni del nostro export, molto bene le esportazioni di mele che superano il miliardo di euro, in crescita del 12.18% rispetto al 2023.
L’export di uva da tavola è un po’ la cartina di tornasole di come si sta evolvendo il nostro settore, scendono i volumi (-4.31% sul 2023), ma salgono significativamente i valori, abbiamo esportato 912 milioni di euro di uva da tavola (+13,44% rispetto all’anno precedente), un dato che conferma come la scelta di privilegiare nuove varietà più appetibili e remunerative, porti dei risultati tangibili.
Male purtroppo il kiwi, le cui esportazioni perdono quasi 1/4 delle quantità (-24,54% sullo stesso periodo del 2023) e scendono del 3,27% in valore. In questo caso le motivazioni sono due: il calo marcato delle produzioni dovuto alle fitopatie e all’attacco degli insetti e il contributo decisivo in termini di valore del kiwi giallo e rosso.
Per quanto riguarda gli agrumi, i numeri dell’export di arance rimangono costanti rispetto al 2023 (-0,58% in quantità e -5,64% in valore), crescono invece in modo significativo quelli dei limoni con un incremento del 12,14% in volume e del 5,36% in valore.
Molto bene l’export di pesche e nettarine, che supera le 100.000 tonnellate dopo alcuni anni di crisi; qui l’incremento attribuibile alle nuove varietà e a un innalzamento generale della qualità è piuttosto marcato, +37,1% in volume e +25,53% in valore rispetto al 2023.
Sono ancora in discesa, infine, i dati dell’export di pere a causa delle note problematiche produttive legate alle fitopatie e alle gelate. I primi dati del 2025 segnano tuttavia una produzione il leggera ripresa, attendiamo i prossimi mesi per un giudizio completo sulla campagna in corso.
Passando ai prodotti importati, sono costanti i dati per banane e ananas, ancora molto bene l’import di avocado, ormai secondo prodotto tropicale per valore importato (oltre 161 milioni di euro, in crescita di 1/3 rispetto al 2023)