Dazi vino, UIV: Inopportuno esporre vini e alcolici in disputa commerciale a ‘perdere’

ROMA – I dazi “ritorsivi” al 200% minacciati dal presidente Trump a vini e alcolici dell’Unione europea rischiano di azzerare un valore complessivo delle esportazioni verso gli Usa pari a 8 miliardi di euro.

Le stesse categorie di prodotto esportate dagli Usa e oggetto delle possibili contromisure dell’Ue quotano circa 1,35 miliardi. Lo rileva l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv) nel considerare inopportuna l’inclusione nella disputa commerciale di categorie di prodotti in cui il “gioco a perdere” è evidente, con un rapporto di 6 a 1.

Una sproporzione che secondo Unione italiana vini rischia di mettere in ginocchio un comparto, il vino, che in Italia vale l’1,1% del Pil con un valore aggiunto che supera i 17 miliardi di euro, con un peso pari al 40% (1,93 miliardi di euro) del totale export Ue negli Stati Uniti.

Secondo il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti: “L’annuncio dei dazi al 200% sta determinando effetti negativi sul mercato, con disdette degli ordini di merci destinate oltreoceano che si vanno moltiplicando. Uiv, assieme agli imprenditori europei del Comité vins, chiede pertanto alla Commissione europea una urgente revisione delle liste, con la richiesta di rimozione delle bevande alcoliche americane (spiriti e vino). È indispensabile, vista la sproporzione dei fattori in campo, fare in modo che questi prodotti restino fuori dalla disputa commerciale in corso”.

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