ROMA – Per rendere le nostre città vivibili, dobbiamo imparare a gestire l’acqua durante gli eventi meteorologici estremi, tra prolungate siccità e alluvioni.
Ecco 5 soluzioni che il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (Conaf) propone in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua.
“Il cambiamento climatico ha reso più frequenti gli eventi meteorologici estremi. Le città devono affrontare una sfida crescente: gestire le acque piovane in modo sostenibile per ridurre il rischio di inondazioni e, al tempo stesso, ottimizzarne il riutilizzo.” – introduce il tema Barbara Negroni, Consigliera CONAF –. “Tecnologie progettuali innovative, come i rain garden e i Sustainable Urban Drainage Systems (SUDS), offrono soluzioni concrete per migliorare il deflusso idrico e favorire l’infiltrazione nel sottosuolo, invece di sovraccaricare le reti fognarie.”
Il ruolo centrale dei dottori agronomi e forestali
“In questa Giornata Mondiale dell’Acqua, diventa imperativo promuovere un nuovo approccio alla gestione dell’acqua, che sia olistico e proiettato verso il futuro. Solo attraverso una sinergia tra pianificazione urbanistica, gestione territoriale e innovazione tecnologica sarà possibile affrontare le sfide del cambiamento climatico e garantire un uso sostenibile di questa risorsa vitale” – Monica Cairoli, Consigliera CONAF –. “È evidente che la corretta gestione delle risorse idriche non può prescindere dal contributo di figure tecnico-specialistiche quali i dottori agronomi e forestali. Hanno le competenze chiave nella progettazione di strategie territoriali e urbane per l’adattamento climatico, nello sviluppo di piani di gestione del territorio basati su dati scientifici e conoscono le tecniche innovative che migliorano l’equilibrio idrico, proteggono il suolo e garantiscono città più vivibili e resilienti.”
5 RICETTE DI RESILIENZA URBANA
1) RAIN GARDEN
Realizzare aiuole più basse del piano stradale, con vegetazione specifica, permette di trattenere e depurare fino al 90% dei sedimenti e degli inquinanti trasportati dalle acque di scorrimento superficiale.
2) SUDS
I Sustainable Urban Drainage Systems, tra cui pavimentazioni permeabili e bacini di laminazione, riducono del 50% il volume delle acque meteoriche convogliate nelle fognature, contribuendo a limitare gli allagamenti urbani.
3) TETTI VERDI
L’adozione di tetti verdi e pareti vegetali integra il sistema di resilienza urbana. Oltre a migliorare l’isolamento termico degli edifici e a ridurre l’effetto isola di calore, queste soluzioni possono trattenere tra il 50% e l’80% delle precipitazioni, ritardandone il rilascio nel sistema di drenaggio cittadino.
4) LA RACCOLTA SOSTENIBILE
Sistemi di raccolta e riutilizzo delle acque piovane permettono di irrigare il verde urbano senza spreco di risorse potabili. Un’adeguata pianificazione urbanistica, che includa tecnologie per la raccolta e il riuso dell’acqua, potrebbe coprire fino al 40% del fabbisogno irriguo degli spazi verdi pubblici, migliorando la sostenibilità complessiva degli ecosistemi urbani.
5) TRA CITTÀ E CAMPAGNA: L’ACQUA COME ALLEATA
Gestire l’acqua inizia fuori città. Boschi, suoli sani e infrastrutture verdi migliorano il drenaggio, riducono il dissesto e proteggono le risorse idriche. Un terreno ben coperto da vegetazione può trattenere fino al 30% in più di pioggia, mitigando il rischio di alluvioni. Anche l’agricoltura ha un ruolo chiave: pratiche rigenerative e fasce tampone lungo i corsi d’acqua preservano qualità e disponibilità idrica. Nulla di tutto questo è casuale: serve una pianificazione attenta per garantire un territorio più equilibrato e sicuro.