VERONA – Gianni Tessari, veronese, fondatore dell’omonima cantina situata a Roncà, è il nuovo presidente del Consorzio di Tutela Vini Lessini Durello e succede alla produttrice vicentina Diletta Tonello, che per tre anni ha presieduto l’ente consortile.
Sarà affiancato dai vicepresidenti Silvano Nicolato dell’azienda Vitevis e da Giulia Franchetto della omonima cantina Franchetto.
La decisione è stata presa all’unanimità nel corso dell’ultimo consiglio di amministrazione, tra i primi in Italia per la presenza di produttrici, tenutosi lunedì 24 marzo.
Gianni Tessari, la cui azienda produce sia Soave che Lessini Durello, è uno spumantista di lungo corso e per i prossimi tre anni si troverà a presiedere il Consorzio di Tutela Vini Lessini Durello, con aziende distribuite tra la provincia veronese e quella vicentina.
Con la nomina di Tessari si mantiene così fede al principio dell’alternanza secondo cui, di presidente in presidente, Verona e Vicenza vengono parimenti rappresentate.
«Quella del Lessini Durello è una denominazione che da sempre porto nel cuore – evidenza Gianni Tessari, neoeletto presidente – e sono onorato di poter rappresentare questa eccellente nicchia produttiva in un momento in cui il mondo sta guardando con interesse crescente a questa tipologia di vino. La nostra denominazione ha moltissimo da raccontare sia per quanto riguarda la sua suggestiva zona di produzione, sia per quanto concerne le sue incredibili declinazioni produttive. Sarà un onore lavorare assieme alle produttrici e ai produttori di questo comprensorio spumantistico per proseguire assieme lungo la via del costante miglioramento qualitativo. Proprio di questo ci ritroveremo a parlare a Vinitaly».
Una nomina, dunque, che si pone sulla scia della continuità rispetto a quanto fino ad ora realizzato. «Sono orgogliosa che il consiglio di amministrazione abbia fatto questa scelta – evidenzia la presidente uscente Diletta Tonello – perché riconosco indubbie capacità e competenze a Gianni Tessari e perché sono certa che con lui la denominazione potrà crescere ancora sul fronte della qualità e del prestigio».
Tante le sfide che il nuovo Presidente si troverà di fronte, in un momento che, nonostante le congiunture internazionali, si conferma di grande fermento per le bollicine in generale e di forte appeal per il Lessini Durello.
Tra queste, proprio per rispondere alle crescenti richieste del mercato, quella di rendere effettive le modifiche al disciplinare di produzione che entro l’anno porteranno ad un chiarimento a beneficio del consumatore, a partire dall’etichetta: la dicitura Monti Lessini sarà riferita unicamente al Metodo Classico, mentre con Lessini Durello si farà riferimento al solo metodo Charmat.