Dazi, Lollobrigida: Risposta deve essere europea. Usa mercato prezioso e partner imprescindibile, non vogliamo guerre commerciali

BASTIA UMBRA (PERUGIA) – “Situazione dazi è chiarissima, stiamo lavorando all’interno dell’Unione Europea, perché la delega sulle trattative commerciali è interamente affidata all’Unione Europea; per abbassare i toni, per avere un rapporto non muscolare di scontro che porta a guerre commerciali che danneggiano tutti”.

Lo ha affermato il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, oggi ai giornalisti in occasione dell’inaugurazione di Agriumbria, fino a domenica 30 marzo a Bastia Umbra.

“Ma con un nostro alleato strategico, come gli Stati Uniti, imprescindibile sotto tanti punti di vista, bisogna dialogare e trovare punti comuni. E mi sembra che questa posizione stia emergendo e si stia tornando a ragionevolezza rispetto agli annunci roboanti. I dazi non è che se li è inventati Trump, i dazi esistono all’interno dell’UE verso i paesi terzi, esistono nei rapporti con gli Stati Uniti; certo, alcuni annunci reciproci dell’Unione Europea e degli Stati Uniti non stanno né in cielo e né in terra sull’applicazione di dazi che sono insostenibili per il mercato”. “Ma il nostro mercato di riferimento extra europeo sono gli Stati Uniti, quindi non siamo né in grado né vogliamo rinunciarci, e quindi lavoriamo a sostegno delle imprese. Qualora dovessero essere imposti dazi non sostenibili, avremo modo di trovare soluzioni che aiutano le filiere in difficoltà.

“La risposta è per forza europea – ha aggiunto – perché l’Europa dal punto di vista dei trattati è affidataria del commercio estero europeo, si lavora insieme all’Europa; ciò non vuol dire che l’Italia, che oggi, per ragioni oggettive vede in Giorgia Meloni un leader mondiale che riesce ad influire sulle scelte, non possa contribuire anche in rapporti bilaterali a cercare di convincere a non scatenare guerre commerciali.

Qualcuno vorrebbe una guerra commerciale con gli stati uniti perché ha vinto le elezioni Trump , per noi è sbagliato chiunque guidi uno stato per noi deve essere riconosciuto come interlocutore. Vince Biden parliamo con Biden, vince Trump parliamo con Trump, a noi interessa il rapporto con i mercati esteri che rafforzano la nostra economia. Gli Stati Uniti per noi sono un mercato preziosissimo, quindi guerre non ne vogliamo” ha detto il ministro.

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