Vinitaly. Ministro Lollobrigida: Sui dazi Europa deve trattare con Usa, Italia non disponibile a guerre commerciali

VERONA “Auspichiamo che l’Europa riesca, visto che è una delega totalmente europea, con il nostro supporto e la nostra massima disponibilità, a trattare, perché non siamo disponibili ad aprire guerre commerciali. Non ci interessa, non interessa agli imprenditori”.

Ai nostri microfoni in apertura del Vinitaly – da oggi a mercoledì 9 aprile a Veronafiere – il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, sui recenti dazi (20% per l’Europa) imposti da Trump, che minacciamo l’export del vino italiano negli Stati Uniti.

“Come Italia – ha aggiunto Lollobrigida – dobbiamo invece far valere l’essere una superpotenza dell’agroalimentare, una superpotenza che ha toccato record nell’export, nell’export del vino in particolare, applicando quelle che sono formule facili dal nostro punto di vista, sul momento e che stiamo già applicando. Più produzione: e per fare più produzione bisogna cancellare le regole folli legate al green deal, bisogna garantire una Pac che sia incentivante e non invece che obblighi ad avere mille cavilli burocratici agli agricoltori; bisogna semplificare le procedure di produzione e di export. Queste sono le cose che possiamo fare in Europa in Italia e che faremo.

ETICHETTE CONTRO ITALIAN SOUNDING

Inoltre il ministro ha parlato del problema, non una novità, dell’italian sounding: “Forme di protezione dall’Italian sounding, abbiamo già lavorato per mettere a disposizione a più di 4000 mila imprese del mondo del vino, etichette che possano far capire al consumatore in maniera diretta ciò che è italiano davvero e ciò che non lo è e che viene ad imitare i nostri prodotti e a danneggiarci.

E poi promozione a livello nazionale ed internazionale ed è quello che stiamo facendo con le Regioni, con un impatto positivo dimostrato dagli esiti e dai risultati. Se oggi siamo la prima nazione d’Europa per valore aggiunto superando Francia e Germania, se siamo cresciuti a 70 miliardi di export da 63 di due anni, se siamo al record dell’export del vino mai raggiunto, ci sarà un motivo che va oltre il grandissimo e straordinario lavoro dei nostri imprenditori, che tutte le mattine si alzano per aprire nuovi mercati e per consolidare quello che hanno. e noi come governo proviamo ad essergli di aiuto” ha concluso il ministro Lollobrigida.

Informazione pubblicitaria