Spumante Toscano Igt presto in etichetta. Campatelli: Consorzio è realtà da 90 milioni di bottiglie e 1600 soci

VERONA – E’ tempo di bollicine per il vino Toscana Igt. Ancora qualche mese di attesa e poi i produttori toscani potranno rivendicare in etichetta la dicitura “spumante”.

Lo ha sottolineato ad agricultura.it il direttore del Consorzio Vino Toscana, Stefano Campatelli, al Vinitaly, in corso fino a domani a Veronafiere. Consorzio che rappresenta una produzione da 90 milioni di bottiglie, 1600 aziende associate, 15mila ettari di vigneto ed un export sulla produzione del 69%.

“Ci occupiamo di tutta la regione – spiega il Stefano Campatelli, direttore Consorzio Vino Toscana -, soprattutto di quella che è l’indicazione geografica tipica (Igt) della Toscana, che è estremamente importante per tutta la regione, si parla di oltre 90 milioni di bottiglie, significativo in termini quantitativi ma anche in termini qualitativi, perché all’interno di questa IGT si fanno tanti vini che hanno permesso ai produttori di farsi conoscere nel mondo proprio anche attraverso il nome toscana e per quello che rappresenta visto che è un nome conosciuto”.

Al Vinitaly abbiamo voluto implementare l’immagine della Toscana, sia per i prodotti più tradizionali, i vini rossi toscani, ma anche presentare qualcosa che in futuro i produttori vogliono impegnarsi, ovvero gli spumanti. Già si fanno, ma appena sarà modificato il disciplinare – nel giro di pochi mesi – sarà possibile rivendicare Toscana in etichetta, anche per gli spumanti.


LA DENOMINAZIONE “TOSCANA” IGT IL CONTESTO DI RIFERIMENTO

Con le sue 58 Denominazioni di Origine, la Toscana rappresenta circa l’11% delle 525
DO censite in Italia nel 2023 (fonte Federdoc) ed è seconda solo al Piemonte che conta
60 Denominazioni. La denominazione “Toscana” IGT si posiziona al primo posto per
i volumi di imbottigliamento con il 36,27%.

LA DENOMINAZIONE “TOSCANA” IGT ZONA DI PRODUZIONE

L’articolo 3 del disciplinare, indica la zona di produzione delle uve per l’ottenimento
dei mosti e dei vini atti a essere designati con Indicazione Geografica Tipica “Toscana”.
Essa comprende l’intero territorio amministrativo delle province di Arezzo, Firenze,
Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena, nella Regione
Toscana.

LA DENOMINAZIONE “TOSCANA” IGT I NUMERI

Il valore della produzione del vino “Toscana” IGT, ammonta a oltre 495 milioni di
euro, di cui il 31% – corrispondente a 27,5 milioni di bottiglie commercializzate – viene
assorbito sul mercato italiano. Il restante 69% è indirizzato all’export, con l’Europa
mercato principale con il 46% della produzione, seguita dagli Stati Uniti con il 33% e
l’Asia con il 6%. Tutte le altre aree geografiche messe insieme vanno a formare il
restante 15%. Negli ultimi dieci anni si è assistito ad una sensibile crescita delle
esportazioni, arrivando a segnare un +126%.

Nel Consorzio Vino Toscana, dagli iniziali 70 soci nel 2019, anno in cui ebbe inizio il
progetto di rinnovamento sviluppato con l’inizio della presidenza di Cesare Cecchi,
oggi vi sono rappresentati ben 390 soci – che raggiungono il numero di oltre 1600 se
consideriamo i viticoltori afferenti alle cooperative – tra questi troviamo produttori tra
i più significativi della Toscana vitivinicola, con una produzione totale certificata che
nel 2024 è arrivata a 89 milioni di bottiglie.

LA DENOMINAZIONE “TOSCANA” IGT PRODUZIONE 2024

La produzione del vino “Toscana” IGT del 2024 dal punto di vista quantitativo e
qualitativo è stata molto soddisfacente, attestandosi a 820.000 Hl prodotti in 15.000 Ha
di vigneto. Un dato particolarmente importante, quest’ultimo, poiché per la produzione
di vino “Toscana” IGT non si aveva mai superato il tetto di 13.000 Ha: questo significa
che sempre più produttori credono nelle potenzialità del marchio e sono disposti ad
investire le proprie energie nella valorizzazione del vino “Toscana” IGT.

LA MODIFICA DEL DISCIPLINARE

Nell’ambito dei ruoli assegnati come la gestione, tutela, promozione e valorizzazione,
informazione al consumatore, il Consorzio Vino Toscana da tempo ha avviato le
procedure per apportare alcune sostanziali modifiche al Disciplinare di Produzione del
vino Toscana IGT. Il 2 dicembre 2024 la Giunta Regionale delle Regione Toscana ha
dato parere positivo alle modifiche richieste anche con la totale approvazione delle
categorie agricole (Cia, Coldiretti, Confagricoltura), cooperative (Lega Cooperative e
Confcooperative) e dei tecnici enologi (Assoenologi).

Due i grandi temi su cui si è intervenuti: la modifica del nome “Toscano” o “Toscana”
a solo l’utilizzo del termine “Toscana” per rafforzare la territorialità, e l’introduzione
della categoria “Spumante”, sia il Metodo Classico prodotto con la rifermentazione in
bottiglia sia il Metodo Martinotti o Charmat con la rifermentazione in autoclave. Una
determinazione, quest’ultima, che rappresenta un notevole impulso alla crescita delle
aziende viticole toscane, le quali potranno incrementare la produzione e allo stesso
tempo diversificare l’offerta dei prodotti.

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