VERONA – “Si chiude oggi un Vinitaly particolare, segnato inevitabilmente dall’annuncio dei dazi dell’amministrazione Trump.
Se da un lato c’è ovviamente preoccupazione, dall’altro abbiamo riscontrato segnali positivi in fiera con la presenza di tanti buyer provenienti non solo dagli Stati Uniti ma anche dai mercati asiatici, dal Brasile, dal Nord Europa fino a Germania, Austria e Svizzera interessati ad acquistare i nostri vini”.
Così il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino Fabrizio Bindocci, nel corso dell’ultima giornata del 57° Salone internazionale dei vini e dei distillati.
“Tra gli operatori esteri – ha aggiunto Bindocci – è stato particolarmente interessante incontrare delegazioni provenienti anche da aree emergenti perché ora più che mai è importante diversificare i mercati. Ovviamente confidiamo che la politica e la diplomazia europea facciano la loro parte per trovare un accordo con gli Usa che restano la piazza più importante per la nostra denominazione, dove di fatto non possiamo permetterci di perdere quote di mercato”.
Alla principale manifestazione enologica mondiale dedicata al vino italiano hanno partecipato – nella collettiva di oltre 800mq ospitata dall’ente consortile – 106 cantine di cui 61 con stand. Tra le novità presentate in fiera, la nuova carta geoviticola di Montalcino, la mappa ufficiale di proprietà intellettuale del Consorzio che identifica in maniera oggettiva i caratteri identitari del territorio.