Grano Duro: Quotazioni a picco alla Borsa Merci Bari (15 aprile 2025), il Fino Scende a 310-315 Euro/t.

grano

BARI – Continuano a scendere le quotazioni del grano duro alla Borsa Merci di Bari, con il Fino che registra una diminuzione di 5 euro, scendendo a 310-315 euro per tonnellata.

Anche il grano duro biologico, sebbene stabile, registra una piccola flessione, con il prezzo del Fino che si attesta a 405-410 euro/t, perdendo 3 euro (rispetto alla settimana precedente). Non sono stati quotati né il Buono Mercantile né il Mercantile.

Per quanto riguarda gli altri cereali, il grano tenero di produzione nazionale, per esempio, ha visto una riduzione dei suoi valori. Il grano tenero Speciale n. 1 è in calo di 3 euro per tonnellata, passando a 316-326 euro/t, mentre il Fino rimane invariato, con quotazioni che si aggirano tra i 277 e i 282 euro/t. D’altra parte, il grano tenero d’importazione ha subito delle flessioni più significative, con il grano comunitario francese (proteine 11%) che perde 2 euro, arrivando a 248-250 euro/t, mentre l’extracomunitario ucraino (proteine 11,50%) scende di 10 euro, passando a 235-238 euro/t.

Anche le quotazioni per il grano tenero d’importazione nazionalizzato, rinfusa franco porto Bari, hanno visto dei cambiamenti. Il grano comunitario spagnolo, con un contenuto proteico del 12%, scende di 5 euro, attestandosi tra i 320 e i 325 euro/t.

Per quanto riguarda il granturco, non si sono registrate variazioni significative: le quotazioni per il granturco nazionale e d’importazione, rinfusa nazionalizzata a Bari, rimangono invariate, con il prezzo del granturco comunitario ed extracomunitario fissato tra i 241 e i 243 euro/t.

Anche il mercato dell’orzo non ha subito grossi cambiamenti, con il prezzo per l’orzo di produzione nazionale rinfusa Bari e prov. fissato tra i 245 e i 250 euro/t. Analogamente, l’orzo d’importazione nazionalizzato ha visto le quotazioni mantenute a 285-290 euro/t.

I cruscami di grano duro e tenero hanno registrato un andamento misto. La crusca larga di tenero/cruschello di tenero in sacco di carta ha subito una riduzione di 7 euro, con quotazioni che passano a 201-211 euro/t, mentre il tritello di duro rinfusa scende di 5 euro, arrivando a 131-133 euro/t. I farinacci di duro rinfusa e in sacco di carta sono rimasti invariati, con prezzi rispettivamente di 155-159 euro/t e 189-190 euro/t, mentre i farinacci di tenero in sacco di carta sono rimasti fermi a 209-210 euro/t.

Nel settore delle semole, il prezzo della semola telata rimacinata per panificazione (87/89 in sacco) è sceso di 5 euro, con quotazioni che si sono fissate tra i 490 e i 510 euro/t, mentre la semola rinfusa ceneri 82/84 (proteine minimo 13,50%) è scesa di 5 euro, arrivando a 505-513 euro/t. Anche la semola rinfusa ceneri 88/90 (proteine minimo 11%) ha visto una leggera flessione di 5 euro, attestandosi tra i 465 e i 475 euro/t.

Nel settore delle leguminose, le lenticchie di produzione nazionale rinfusa franco partenza hanno visto un andamento stabile, così come i fagioli, tra cui i Cannellini (1.570-1.620 euro/t), i Tondini (1.300-1.350 euro/t) e i Borlotti (1.650-1.700 euro/t). I ceci, soprattutto quelli di produzione estera in sacco franco partenza, hanno registrato una lieve flessione: il calibro 9 mm (31-32) è sceso a 1.400-1.450 euro/t, mentre il calibro 8 mm (29-30) ha visto una riduzione a 1.250-1.300 euro/t.

Anche il mercato delle fave ha avuto dei movimenti, con le fave di produzione nazionale, destinate all’uso alimentare, che sono aumentate di 20 euro, fissandosi tra i 1.500 e i 1.550 euro/t. Le fave provenienti dall’Egitto sono rimaste invariate.

Infine, per quanto riguarda l’agricoltura biologica, il grano duro di produzione nazionale rinfusa franco partenza ha visto un piccolo calo, con il Fino che è sceso a 405-410 euro/t, perdendo 3 euro rispetto alla settimana precedente. L’orzo di produzione nazionale rinfusa franco partenza è rimasto invariato, con quotazioni tra i 268 e i 273 euro/t.

RISI

Per quanto riguarda i risi, le quotazioni sono rimaste stabili. Il Fino Ribe si è mantenuto tra i 1.170 e i 1.220 euro/t, così come il Superfino Arborio (2.110-2.160 euro/t) e il Fino Parboiled Ribe (1.270-1.320 euro/t). Il Fino Parboiled Roma ha visto le sue quotazioni mantenersi tra i 1.660 e i 1.710 euro/t.

Informazione pubblicitaria